
La lettura accurata del dispositivo della Corte non lascia dubbi; il finanziere italo inglese esce a testa alta da questa vicenda piena di intrighi e di colpi di scena.
Prosegue sul web lo scontro tra il finanziere Raffaele Mincione e il Vaticano in merito alla controversa vendita per 350 milioni di euro del palazzo ex magazzini Harrods in Sloane Avenue a Londra avvenuta tra il 2014 e il 2018.
Lo scorso mese di febbraio Mincione ha vinto la causa intentata davanti alla Commercial Court di Londra perchè venga riconosciuta la sua buona fede nella vendita al Vaticano del palazzo in Sloane Avenue.
Come evidenziato dalle edizioni online de Il Tempo e Il Domani la sentenza dell’Alta Corte ha confermato la validità e la liceità della transazione.
Al termine di un iter giudiziario durato quattro anni la Commercial Court ha respinto anche le accuse di disonestà, frode e cospirazione avanzate dalla Segreteria di Stato vaticana nei confronti di Mincione e delle società WRM Capital Asset Management e Athena Capital. La Commercial Court ha inoltre riconosciuto ai tre attori la maggior parte delle conclusioni che avevano richiesto alla Corte.
Di segno opposto invece il titolo riportato da Vatican News secondo il quale Mincione non ha agito in buona fede nella conclusione della vendita dell’immobile nel centro di Londra.