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Miliardario Sawiris investe metà della sua fortuna in oro

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Metà della fortuna di uno dei più ricchi imprenditori al mondo è investita in oro: il miliardario egiziano Naguib Sawiris non sta aspettando di ricevere ulteriori segnali di allarme per i mercati finanziari prima di agire.

Anziché conservare le posizioni attuali, come stanno facendo altri grandi investitori, l’uomo d’affari di Orascom ha investito 2,85 miliardi di dollari nel bene rifugio per eccellenza. In un’intervista concessa lunedì scorso ai media Usa, Sawiris ha dichiarato di essere convinto che i prezzi dell’oro saliranno ancora, per raggiungere i 1.800 dollari l’oncia dai 1.300 dollari attuali.

Nel frattempo l’azionario, giudicato “sopravvalutato” dall’imprenditore nordafricano, è destinato a cedere quota. “Alla fine dei conti c’è sempre la Cina e lì non smetteranno di consumare. La gente tende a rifugiarsi nell’oro durante le crisi e ora siamo in piena crisi” geopolitica, ha detto a Bloomberg Sawiris dai suoi uffici de Il Cairo. “Basta guardare a quello che sta succedendo in Medioriente e nel resto del Mondo e Trump in questo non aiuta”.

Su un fronte geopolitico Trump sta però aiutando Sawiris. Difatti, è da dieci anni che il businessman aspetta che la sua scommessa sulla Corea del Nord porti dei frutti. Se un accordo con la Corea del Nord viene raggiunto, gli investimenti dell’uomo d’affari potrebbero rivelarsi vincenti. Rimpatriando tutti i profitti generati nello Stato isolato e potendo dichiarare gli affari che controlla tramite la sua compagnia di telefonia, il secondo uomo più ricco dell’Egitto potrebbe finalmente raccogliere quanto seminato.

Sawiris ha fondato il primo operatore tlc in Corea del Nord, Koryolink, e ha investito molti soldi nel paese, dove per esempio ha anche fatto costruire un hotel. I ricavi però non sono riconosciuti nelle comunicazioni finanziarie ufficiali della holding del gruppo Orascom.

Da anni Sawiris è stato criticato “da ogni singolo governo dell’Occidente” per la sua presenza nel paese diplomaticamente ed economicamente messo all’angolo da tutte le grandi potenze mondiali salvo la Cina – come spiega lo stesso imprenditore all’agenzia di stampa newyorchese.

Pyongyang, punita con una serie di sanzioni internazionali per il suo programma e le sue minacce nucleari, non è il classico luogo dove avviare progetti imprenditoriali, ma Sawiris – che si definisce “un investitore con tanta buona volontà” – è andato controcorrente e ora la sua scommessa potrebbe ripagarlo dei notevoli rischi corsi.

L’incontro storico tra i due leader delle Coree ha spianato la strada al meeting tra Trump e Kim Jong-un. Il consiglio di Sawiris a Trump è quello di non cercare di giocare con il fuoco e promettere invece prosperità economica chiedendo in cambio di ottenere concessioni sul piano di sviluppo nucleare.