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Milano sotto attacco dagli short: e’ la peggiore borsa d’Europa (-5.3%)

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Ftse/Mib

L’indice chiude l’ultima seduta della settimana in forte calo (-5,26%), registrando la peggior performance tra le principali borse europee che accusano il ritorno dei timori sui debiti sovrani di Eurozona. Negativa anche
Wall Street. I maggiori ribassi vengono registrati dai titoli bancari e da Enel, Prysmian, Italcementi, Finmeccanica, Geox, Saipem, Eni, Stm e Tenaris. Nessun titolo chiude positivo.

EuroStoxx 50

L’indice EuroStoxx50 chiude le negoziazioni in forte calo (-4,95%) con le borse europee colpite dalle vendite sui timori che la crescita possa essere minata dalle dure misure di austerità delle economia periferiche dell’Area Euro.

In forte calo molti titoli bancari, Iberdrola, Nokia, Repsol, Vinci, Siemens, ArcelorMittal, Vivendi e Telefonica. Nessun titolo chiude in positivo.

Macroeconomia e tassi

Secondo i dati definitivi diffusi dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo è salito in Italia ad aprile dello 0,4% su mese e dell’1,5% su anno, in linea con le attese degli analisti, segnando il rialzo tendenziale più alto da febbraio 2009. A marzo l’indice aveva mostrato un rialzo dello 0,3% m/m e dell’1,4% a/a.

Da fonte Bloomberg, l’agenzia di rating Moody’s ritiene molto probabile un taglio del rating sul debito della Grecia nell’arco dei prossimi 3 mesi.

Negli Usa le vendite al dettaglio sono salite in aprile dello 0,4% su base mensile, rispetto ad attese di +0,2% e dopo il +1,9% marzo. La produzione industriale è cresciuta dello 0,8% m/m contro lo 0,2% di marzo e rispetto ad un consensus per un incremento limitato allo 0,6%. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è salito al 73,7% da 73,2% (il livello più alto dal
novembre 2008). L’indice di fiducia dei consumatori elaborato dalla Michigan University si è attestato a maggio a 73,3 pts, in rialzo da 72,2 di aprile ma sotto le attese pari a 73,5.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,2390, ai minimi da 14 mesi, mentre il petrolio Wti scambia a USD72,10 al barile.

Azioni Italia

Atlantia (EUR15,08): ha chiuso il 1Q10 con un utile netto di EUR121 mln (+22% rispetto al 1Q09) a fronte di ricavi saliti a EUR848 mln (+8,8% che su base omogenea diventa +7,1%) ed un Ebitda in aumento a EUR500 mln (+8,9% e +16,4%). L’indebitamento finanziario netto del gruppo a fine marzo è pari a EUR9,62 mld, con una diminuzione di EUR125,3 mln rispetto a fine 2009. A fine marzo Atlantia ha riserve di liquidità per EUR4,7 mld.

Banca Mps (EUR0893): Ubs ha tagliato il target price sul titolo da EUR1,25 a EUR1,06 con giudizio Neutral. Finmeccanica (EUR9,63): gli analisti di Citigroup hanno abbassato il rating sul titolo da Buy a Hold. Geox (EUR4,43): ha archiviato il primo trimestre 2010 con un utile netto sceso a EUR53,6 mln(da EUR72,4 mln del 1Q09) a fronte un fatturato calato a EUR333,1 mln (-13%). La posizione di cassa netta è pari a EUR68,8 mln da 102,6 mln di fine 2009. La società specializzata in calzature annuncia che gli ordini sulla collezione
autunno/inverno 2010 sono in crescita di oltre il 2% sui mercati mondiali. Titolo in forte calo a Piazza Affari.

Intesa Sanpaolo (EUR2,18): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto di EUR688 mln (-36% rispetto al 1Q09, e +10,2% escludendo le principali componenti non ricorrenti), appena sopra le attese medie degli analisti pari a EUR604,67 mln. Nel trimestre i proventi operativi netti si sono attestati a oltre EUR4,2 mln (+4%), a fronte di interessi netti in calo a EUR2,4 mld (-9,5%) e commissioni nette in crescita a EUR1,4 mld (+15,4%). Il risultato della gestione operativa è in crescita a EUR1,98 mld (+12%). Sul fronte patrimoniale, a fine marzo il Core Tier I è al 7,2% (7,1% a fine 2009) e il Tier I all’8,5% (8,4%). Per il 2010 il gruppo vede proventi operativi netti in recupero rispetto al 2009 e un conseguente miglioramento dell’utile netto. A fine aprile Intesa SP era esposta per EUR240 mln in titoli di stato dell’Irlanda, EUR840 mln in titoli della Grecia, mentre non aveva posizioni su governativi di Spagna e Portogallo.

Iride (EUR1,362): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto a EUR53 mln (da EUR16 mln del 1Q09) rispetto a ricavi pari a EUR672 mln (-9%) ed un margine operativo lordo a EUR136 mln (+5%). Ubi Banca (EUR7,82): ha chiuso il primo trimestre 2010 con utile netto in rialzo a EUR38,1 mln (da EUR24,3 mln del 1Q09), mentre calano del 14,4% i proventi operativi, penalizzati da un del margine di interesse calato a 533,3 milioni (-18,3%). Il core tier 1 è al 7,41%, il tier1 al 7,94%, e il total capital ratio al 12%. Gli impieghi salgono a EUR97,8 mld (+0,9%) e la raccolta totale sale a EUR178,6 mld (+5,6%).

Azioni Estero

Eads (EUR16,20): il gruppo aerospaziale ha chiuso il 1Q10010 con un utile operativo adjusted sceso a EUR83 mln (-64% rispetto al 1Q09) ed un utile netto a EUR103 mln (-39%), mentre le vendite sono cresciute a EUR8,95 mld (+6%), in linea con le attese. La sua principale unità, Airbus, ha confermato le sue prospettive sul 2010 e prevede di piazzare tra i 250-300 ordini quest’anno e di consegnare lo stesso numero di velivoli del 2009 (498).

Severstal (RUB355): il colosso russo dell’acciaio ha chiuso il 1Q10 con una perdita netta di USD785 mln (rispetto ad un rosso di USD656 mln del 1Q09 e ad attese degli analisti per un utile di USD71 mln) a fronte di un fatturato salito a USD3,14 mld (+34%). Pesa sul risultato la perdita di USD855 mln dell’italiana Lucchini.

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*Questo documento e’ stato preparato da UniCredit Bank AG. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.