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Milano migliore d’Europa. Futures Usa piatti in attesa dato su occupazione

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In attesa della pubblicazione del rapporto sull’occupazione Usa di gennaio, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana, i futures sugli indici americani sono praticamente piatti. Quelli sul Dow Jones salgono di 12 punti (+0,10%), quelli sul Nasdaq avanzano di 1 punto (+0,04%) e quelli sullo S&P 500 crescono di 0,20 punti (+0,02%).

Prosegue positiva la performance dei listini europei, che vedono Piazza Affari salire alle 13.12 circa ora italiana dell’1% circa. Il Ftse Mib si conferma il listino migliore dell’ultima seduta dell’ottava: Londra fa infatti +0,31%, Francoforte +0,23%, Parigi +0,34%, e Madrid ora è piatta con un -0,05%.

Euro in calo sul dollaro sotto quota 1,37, a 1,3624 nelle contrattazioni di New York. Di certo, ieri le parole del numero uno della Bce Jean Claude Trichet hanno bastonato la moneta unica. L’euro scende anche sullo yen a 111,25, mentre sale sul franco svizzero a 1,2920. Il dollaro è in rialzo sulla moneta nipponica a 81,65.

Ulteriori indicazioni si avranno oggi con l’esito del Consiglio europeo straordinario a Bruxelles che riunisce i vari capi di stato: si discuterà di crisi del debito e in particolare della possibilità che il Fondo salva stati possa diventare acquirente diretto dei titoli di stato emessi dai paesi più vulnerabili. Una possibilità che potrebbe vedere la Germania, con il suo “competitive pact” , concedere la sua disponibilità a proseguire nel programma di aiuti ai Piigs in cambio di alcune concessioni: tra queste, l’implementazione di riforme strutturali nei paesi più vulnerabili.

A tal proposito, arriva l’ennesima spaccatura tra i leader europei. Il Belgio, per esempio, sarebbe totalmente contrario alla proposta che Francia e Germania stanno mettendo a punto sulla governance dell’Eurozona: questa, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe prevedere anche l’applicazione di una tassazione minima sulle aziende dell’area.

Piazza Affari si conferma il miglior listino in Europa: tra i titoli sotto i riflettori , bene Enel che accoglie i risultati di bilancio resi noti – che hanno messo in evidenza un aumento dei ricavi del 14% e la soddisfazione del cfo Luigi Ferraris – e vede il titolo salire del 2,46. Acquisti anche su Eni (+1%) dopo l’overweight da parte di JP Morgan.

Tra le banche in lucre Unicredit, che è stata premiata da Fitch, con una revisione al rialzo dell’outlook. Il titolo fa +2,44%. In rialzo anche Mediobanca (+2,74%), Mediolanum (+2,54%), Ubi Banca (+1,77%) e Mps (+1,62%) e Intesa SanPaolo (+1,31%). Di fatto, il settore bancario continua a sostenere Piazza Affari, come ha fatto dagli inizi dell’anno.

Tra i segni meno, Luxottica è la peggiore (-1,31%), seguita da Parmalat (-1,09%) e Campari (-0,95%). Giù anche le Fiat, con Fiat Spa che perde lo 0,14% e Fiat Industrial che cede lo 0,79%. Ma le frecce rosse si riducono notevolmente sul paniere principale.

Sul fronte delle commodities, il petrolio vede il Brent salire a 102,27, in rialzo di 51 centesimi, e il WTI scambiato a New York in crescita a 90,88 dollari al barile, in crescita di 34 centesimi. Ancora sotto i riflettori la crisi egiziana. Sul Comex, le quotazioni dell’oro scendono invece a 1.350,1 dollari l’oncia, in calo di 2,9 dollari.