Dopo tre settimane positive anche Piazza Affari perde colpi sulla scia di New York per l’incertezza sul voto presidenziale.
Il Mibtel ha subito nell’ultima settimana un calo dello 0,74%. Con scambi bassi rispetto alla media: 3,44 miliardi di euro giornalieri.
A subire l’andamento negativo sono stati soprattutto i titoli tecnologici, media e telecomunicazioni.
Alcuni titoli, soprattutto quelli cosiddetti tradizionali, sono invece andati in controtendenza, tanto che giovedì scorso Piazza Affari è stato l’unico mercato europeo a chiudere in rialzo.
In particolare Mediobanca, sugli annunci di nuovi ingressi, ha avuto un progresso settimanale del 9,30% con scambi pari al 5,11% del capitale.
Ma proprio stamane uno dei possibili nuovi soci, Deutsche Bank, ha precisato che si è trattato solo di un normale trading borsistico.
Sulla scia del titolo di Via Filodrammatici hanno guadagnato anche Compart con un +12,81%, Generali, +5,17% e Mediolanum a +4,79% settimanale.
Bene hanno fatto anche Pirelli, +5,95%, grazie ai nuovi buoni risultati aziendali del trimestre e Montedison a +13,40% rispetto al venerdì precedente.
Anche le utilities hanno mantenuto il trend. Le Edison a fine settimana hanno portato a casa un +6%, le Eni +4,35%, le Enel +1,84%.
In perdita, come dicevamo, i telefonici e gli editoriali.
Olivetti ha chiuso la settimana con un complessivo -4,41%, Telecom -3,15%, Tecnost -4,81%, Tim -5,59%, Seat PG -6,84%.
Scivola del -11,89% Espresso e del -5,89% Mediaset.
Si salvano alcuni bancari come Bnl (+1,43%), MontePaschi (+3,15%), BAnca Roma (+1,70%).
In calo il Nuovo Mercato.
Tiscali, sempre su base settimanale, ha perso l’8,15%, eBiscom il 7,52%, StMicroelectronic il 13,74%.
Per quanto riguarda le matricole che hanno debuttato in settimana, Tod’s che aveva avuto un esordio con un guadagno fino al 20% ha chiuso le sedute a 46,82 euro rispetto ai 40 euro del collocamento.
Mentre Novuspharma è scesa a 78,34 euro rispetto agli 80 euro del collocamento.