Società

Milano euro-forica: +3,76%. Aiuto PIIGS e default Grecia, passa paura attacchi all’Italia

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Milano – Piazza Affari vola. Il Ftse Mib ha chiuso in forte rialzo (+3,76%) a un soffio da quota 19.500 punti, sull’onda delle news in arrivo dall’Europa (vedi sotto). A correre sul listini soprattutto i titoli bancari, i piu’ penalizzati nelle ultime settimane, in particolare Ubi Banca, Intesa SanPaolo e Unicredit che avanzano di oltre il 9%, Banco Popolare (+8% circa), cosi’ come MPS. I buy in borsa sono stati spinti dalle ricoperture dei fondi hedge ribassisti, soprattutto esteri.

Con l’aiuto ai PIIGS, e’ passata (per ora) la paura di nuovi attacchi speculativi contro l’Italia. Il gran rialzo si e’ prodotto quando da Bruxelles e’ arrivata la news di un possibile default temporeaneo della Grecia. Di qui il gran rialzo a Milano: secondo gli analisti l’uscita di scena di Atene potrebbe contenere i rischi di un contagio nell’area. Ulteriore restringimento dello spread BTP/Bund, ai minimi di 2 settimane a quota 244, con il tasso sul 10 anni al 5,325%.

Piazza Affari e le borse europee brindano tutte alla bozza del comunicato diffusa dopo il summit di emergenza dei leader dell’Eurogrouppo. Dal testo è emerso che i prestiti alla Grecia e al Portogallo saranno erogati a tassi di interesse più bassi e a scadenza superiore rispetto a quella attuale del doppio circa. I leader europei hanno di fatto deciso di aumentare il raggio di azione del Efsf, ovvero del fondo di bailout europeo, che potrà partecipare secondo la bozza anche alla ricapitalizzazione degli stati non salvati.

L’ euro torna così a rafforzarsi e a superare quota $1,43, a $1,4361. Contro lo yen si attesta a 112,9250, sempre in rialzo. In mattinata aveva ritracciato, dopo le dichiarazioni di Jean Claude Juncker che non aveva escluso la possibilità di un default selettivo.

SPREAD BTP/BUND – Il differenziale tra i rendimenti del BTP e del Bund si riduce ulteriormente, a dimostrazione del buon effetto delle dichiarazioni arrivate da Bruxelles. Alla chiusura di Piazza Affari si attesta a 244 punti base. Lo spread Wsi Ita-Usa è a 233, i rendimenti dei BTP decennali sono in calo al 5,325%, minimo di 2 settimane. Anche il CDS e’ in forte calo, ai minimi di periodo a quota 253.

AZIONI ITALIA. Sotto i riflettori per l’ennesima volta i titoli bancari che dopo la pubblicazione del comunicato segnano un forte rally: regina del listino è in assoluto Ubi Banca, ma solidi rialzi si registrano anche per Fondiaria sai, che sale più del 13,13%. L’unico segno meno è quello di Parmalat.

EPPURE PROPRIO OGGI E’ ARRIVATA NOTA NEGATIVA DEUTSCHE BANK SUI BANCARI ITALIANI – La banca tedesca Deutsche Bank ha tagliato le stime sugli utili e i target price delle grandi banche italiane.

Autogrill (EUR8,915): in evidenza a Milano dopo la diffusione dei dati sul trasporto aereo passeggeri da parte dell’Ata che hanno mostrato a giugno un aumento del 7% su base annuale.

Beni Stabili (EUR0,665): ha terminato il 1H11 con un utile netto consolidato in salita del 17% a EUR37,6 mln, contro i EUR32 mln del 2010; l’Eps è passato così da EUR0,01744 a EUR0,01962. I ricavi netti da locazione sono risultati essere pari a EUR100,2 mln, in linea con i EUR100,1 mln del pari periodo 2010, mentre i ricavi netti per servizi si sono attestati a EUR6 mln, rispetto ai EUR5,2 mln precedenti.

Mediaset (EUR3,228): la controllante Fininvest pagherà direttamente alla Cir i EUR560 mln di risarcimento stabiliti dalla Corte di Appello di Milano in relazione alla vicenda Lodo Mondadori. La società guidata dalla famiglia Berlusconi precisa che il pagamento avverrà entro il 26 luglio e annuncia il futuro ricorso alla Corte di Cassazione contro la sentenza di secondo grado ribadendo di “aver sempre operato nella più assoluta correttezza”.

LE ALTRE PIAZZE EUROPEE – L’indice EuroStoxx50 archivia le contrattazioni in deciso progresso (+2,85%). Dopo una lenta partenza condizionata dai deboli dati macro sui Pmi, l’ottimismo sulla risoluzione della crisi greca ha fatto cambiare marcia al paniere europeo spinto in particolare dal settore bancario. Tra i maggiori riaLzi, oltre alla già citate banche, figurano gli assicurativi, Carrefour, Iberdrola e Philips. In controtendenza Sanofi, Daimler e BMW.

Azioni Estero

AT&T (USD30,48): ha chiuso il 2Q11 con profitti in flessione del 10% a/a a USD3,59 mld, mentre l’Eps è risultato in linea con le attese a USD0,60. I ricavi sono cresciuti a USD31,5 mld dai USD30,83 mld del 2Q10.

Eli Lilly (USD38,74): nel 2Q11 ha visto i ricavi salire del 9% a USD6,25 mld contro i USD5,75 mld di un anno fa grazie all’aumento della domanda e al cambio favorevole. L’utile netto ha invece registrato un calo dell’11% a USD1,19 mld, ovvero USD1,07 per azione, rispetto ai precedenti USD1,34 mld, ovvero USD1,22. Su base adjusted l’Eps è sceso a quota USD1,18 dollari, in linea con le attese. Per il 2011 il gruppo prevede profitti compresi tra USD3,85-3,95 per azione.

Express Scripts (USD55,245): acquisirà Medco Health Solutions per una cifra record pari a USD29 mld. Lo rende noto il Wall Street Journal precisando che se il deal andasse in porto rappresenterebbe il secondo maggiore accordo del 2011 dopo quello tra AT&T e T-Mobile USA pari a USD39 mld.

Morgan Stanley (USD23,095): ha archiviato il secondo trimestre 2011 evidenziando una perdita netta di USD558 mln, pari a USD0,38 per azione, più contenuta di quanto previsto dagli economisti che stimavano un rosso di USD0,64. I ricavi sono ammontati nel periodo a USD9,3 mld, anche qui sopra le attese di USD8,04 mld.

Nokia (EUR4,146): ha registrato nel 2Q11 un rosso dell’Eps di EUR0,10, contro i +EUR0,06 di un anno fa. Il risultato adjusted si è attestato a EUR0,06, -45% rispetto agli EUR0,11 di un anno fa ma al di sopra del consenso degli analisti. La perdita operativa è stata pari a EUR487 mln, contro i +EUR295 mln del pari periodo 2010. In calo le vendite, scese del 7% da EUR10 a EUR9,28 mld; anche in questo caso il risultato è migliore delle attese ferme a EUR9,2 mld.

PepsiCo (USD65,1): ha chiuso il 2Q11 con un utile netto in salita del 18% a USD1,88 mld, ossia USD1,17 per azione, contro gli USD1,60 mld, ossia USD0,98, del 2010. In crescita del 12% gli utili operativi attestatisi a USD2,75 mld, rispetto ai USD2,46 mld del 2Q10.

Philip Morris (USD70,81): nel 2Q11 ha messo a segno un utile di USD2,41 mld, dagli USD1,98 mld di un anno fa. L’Eps si è attestato a USD1,35, con il dato adjusted a USD1,34 sopra le attese degli analisti di USD1,22. In deciso progresso anche il fatturato, passato da USD17,38 mld a USD20,23 mld. Il gruppo ha incrementato la stima sull’utile 2011 di USD0,15 nel range USD4,7-4,8.

Roche (CHF146,7): ha riportato nel 1H11 utili netti in calo del 5% a CHF5,15 mld tendenzialmente in linea con quanto previsto dagli analisti. I ricavi sono scesi del 12% a CHF21,7 mld per effetto del forte apprezzamento del franco svizzero. Roche, che ha lanciato alla fine dello scorso anno un importante programma di ristrutturazione, ha alzato le stime sul suo Eps in valuta locale nell’intero 2011 a +10%.

Whirlpool (USD72,35): ha registrato nel 2Q11 un rosso di USD161 mln, dall’utile di USD205 mln di un anno fa, l’Eps si è attestato -USD2,1, mentre il dato adjusted è risultato pari a USD2,76 dai USD2,82 precedenti. Le vendite sono salite del 4% a USD4,73 mld, al di sotto però dei USD4,77 mld attesi dagli analisti.

ALTRI EVENTI SOCIETARI A PIAZZA AFFARI.
Secondo l’ufficio studi di Unicredit, sono questi gli eventi societari di interesse nella giornata di oggi, e i relativi titoli a cui fare attenzione. Attenzione rivolta ad Azimut dopo che ieri l’Ad Pietro Giuliani ha dichiarato che l’istituto spera di realizzare nel 2011 un utile netto di circa EUR100,0 mln, non lontano da quello dello scorso anno, sulla scia della ristrutturazione della propria rete di distribuzione e del lancio di nuovi prodotti. Per l’intero esercizio, Azimut prevede una raccolta netta tra i EUR500,0 mln e EUR1,0 mld, con un consistente contributo del quarto trimestre.

Focus anche su MolMed, balzata ieri dell’8,15% dopo che in una nota l’azienda biotecnologica, spin-off accademico dell’Istituto Scientifico San Raffaele, ha dichiarato di avere un’esposizione creditoria commerciale netta “irrilevante” nei confronti della Fondazione Centro San Raffaele del monte Tabor.

Sul fronte Pop. Milano, il direttore generale Enzo Chiesa, durante la presentazione del piano industriale 2011-2015, ha detto che una decisione sull’importo dell’aumento di capitale verrà probabilmente presa in occasione del Cda di settembre.

BANCO POPOLARE (EUR1,43): MF scrive che oggi l’AD Pier Francesco Saviotti sarà a Parigi per cercare di trovare un accodo con Credit Agricole sulla cessione del 19% di Agos Ducato.

FIAT (EUR7,24): il Corriere della Sera scrive che il Lingotto sta stringendo i tempi per trovare un partner in Russia, finanziario e non industriale, entro fine estate e avviare la produzione di un suv.

INTESA (EUR1,646): gli analisti di Deutsche Bank hanno ridotto il target price da EUR2,70 a EUR2,20, il rating è buy.

CIR MONDADORI: MF scrive che Fininvest salderà i EUR560,0 mln del risarcimento a Cir per il Lodo Mondadori entro il 26 luglio.

SOPAF (EUR0,0590): la società ha finalizzato la cessione del 45% di Linkem, per EUR11,0 mln, con una plusvalenza di circa EUR3,9 mln.

BIOERA (EUR0,5995): l’Ad Aurelio Matrone dice che la società intende crescere “sia per linee interne e magari anche con acquisizioni”.

L’ESPRESSO (EUR1,658): la società editoriale ha chiuso il primo semestre con utili e ricavi in crescita ed ha confermato le stime sull’intero anno.

MEDIASET (EUR3,112): MF scrive che Fininvest salderà i EUR560 mln del risarcimento a Cir per il Lodo Mondadori entro il 26 luglio.Non sono stati ancora resi pubblici i dettagli dell’incontro che ha visto presente anche Jean-Claude Trichet, Presidente della Banca centrale europea. L’accordo raggiunto dai due leader verrà presentato in giornata a Bruxelles, dove si terrà il meeting tra tutti i capi di stato dei 17 paesi membri.

MILANO, 21 luglio (Reuters) – Piazza Affari archivia con un balzo di quasi il 4% una seduta volatile vissuta nell’attesa dell’esito del vertice dei capi di stato e di governo europei a Bruxelles per affrontare il tema della crisi del debito sovrano e sbloccare lo stallo sul piano di aiuti alla Grecia.
Le prime indiscrezioni sull’accordo al piano di salvataggio di Atene hanno alimentato l’ottimismo imprimendo una forte accelerazione alle borse europee, Milano in testa grazie alle corpose ricoperture sui bancari, i titoli più colpiti dalle tensioni sul debito.

Secondo quanto riferito da alcune fonti, l’Europa è pronta ad accettare un default temporaneo della Grecia nell’ambito di una risposta alla crisi che include anche un buyback dei bond, uno swap del debito ma non nuove tasse sulle banche.

“Il mercato si è infiammato per la vicenda Grecia e accoglie con euforia i rumors sulla soluzione trovata”, dice un gestore.

“C’è molta speculazione sui mercati. Come gestore posso essere contento di questo rialzo ma se ragionassi come economista mi preoccuperei di tale potenza di fuoco messa in campo per risolvere la crisi, peraltro con nuovo debito”, aggiunge.

L’indice FTSE Mib .FTMIB sale del 3,76% a 19.490,76 punti, l’AllShare .FTITLMS del 3,42% a 20.141,79 e il MidCap avanza del 2,63%. Volumi per un controvalore di poco oltre 4 miliardi di euro.

Milano è la migliore delle principali borse europee dove l’indice paneuropeo FTSEurofirst 300 .FTEU3 sale dell’1,16%.

* Protagonista il settore bancario che a termine seduta vede UBI (UBI.MI: Quotazione), UNICREDIT (CRDI.MI: Quotazione) e INTESA SANPAOLO (ISP.MI: Quotazione) mettere a segno quasi +10%.

Seguono a ruota BANCO POPOLARE (BAPO.MI: Quotazione) (+8,7%), MPS (BMPS.MI: Quotazione) (+7,6%) e POP MILANO (PMII.MI: Quotazione) (+6,5%), andamenti che si confrontano con il +4,1% registrato dall’indice Stoxx europeo dei bancari.

“In teoria c’è ancora spazio per ulteriori rialzi. Se il mercato accoglierà positivamente i dettagli del piano Ue, si dovrebbe continuare i questa direzione”, dice un analista che preferisce non essere citato.

A gettare benzina sul fuoco nel comparto bancario sono anche i risultati incoraggianti del colosso Usa Morgan Stanley (MS.N: Quotazione) che ha annunciato una perdita trimestrale più bassa delle attese.

* Anche gli assicurativi beneficiano del movimento: GENERALI (GASI.MI: Quotazione) sale del 4% circa, FONDIARIA-SAI (FOSA.MI: Quotazione) – il cui presidente Jonella Ligresti ha deciso di rinunciare a tutti i poteri esecutivi – balza del 7,3%, e la controllata MILANO ASS (ADMI.MI: Quotazione) del 7%. UNIPOL (UNPI.MI: Quotazione) guadagna l’8,7%.

* Fuori dai finanziari la giornata registra una brillante LOTTOMATICA (LTO.MI: Quotazione) (+5,6%) con un dealer con attribuisce la performance della società di scommesse ad un upgrade di un broker estero.

* Tiene STMICROELECTRONICS (STM.MI: Quotazione) (+1,2%) in una seduta debole per i tecnologici (Stoxx -0,7%) dopo la trimestrale deludente di Ericsson (ERICb.ST: Quotazione).

* FIAT INDUSTRIAL (FI.MI: Quotazione) sale di oltre il 3% in vista dei dati del secondo trimestre, attesi lunedì, e senza risentire particolarmente della semestrale di Scania (SCVb.ST: Quotazione). Trascurata invece FIAT (FIA.MI: Quotazione), piatta, in un settore automotive europeo negativo.

In leve flessione ENEL GREEN POWER (EGPW.MI: Quotazione) (-0,3%) e PARMALAT (PLT.MI: Quotazione) (-0,8%)

* A2A (A2.MI: Quotazione) sale di oltre il 2% dopo che il presidente di Delmi, azionista di EDISON (EDN.MI: Quotazione), ha detto che sono ripresi i contatti con EdF (EDF.PA: Quotazione) e si ragiona su una proroga dei patti parasociali oltre la scadenza del 15 settembre.

* Tra i titoli minori male BIOERA (BIE.MI: Quotazione) (-4,5%): in un’intervista, l’AD ha confermato i progetti di crescita, per linee interne e tramite acquisizioni.

DMAIL (DMA.MI: Quotazione) e COBRA (COBRA.MI: Quotazione) cedono rispettivamente il 6% e il 5% circa.