Piazza Affari termina la settimana con una seduta senza grandi variazioni se non fosse per lo strappo messo a segno da una pattuglia di titoli, guidata da Capitalia, che ha ravvivato una seduta altrimenti incolore. Il Mibtel ha chiuso in calo dello 0,12% a 19.386 punti e il Numtel ha lasciato sul terreno lo 0,2% a 1.499. Scambi per 4.378 milioni di euro gonfiati anche dalla scadenza di premi e opzioni. Lunedì intanto si volta pagina con l’entrata in vigore dei nuovi panieri del Mib30 e del Midex e l’annunciato rimpasto nelle posizioni di punta del listino.
CAPITALIA SUPERSTAR, CORRE BNL. Reduce da una seduta di tranquilla riflessione, Capitalia rimette il turbo e riprende la corsa cominciata la scorsa settimana con la diffusione dei risultati del semestre e con la prospettiva di un ritorno al dividendo (dall’11 settembre il titolo è salito di poco meno del 20%), mentre il mercato attende la messa a punto del patto di sindacato. Oggi Capitalia ha fatto un balzo del 6% a 2,28 euro con poco meno del 4% del capitale scambiato, mentre la capitalizzazione ha superato la soglia dei 5 miliardi di euro. Finecogroup ha guadagnato intanto il 2,94% a 0,6403 (dalla semestrale il 10 settembre scorso +10%).
Riparte anche Bnl all’indomani di una seduta negativa e mette a segno un rialzo del 5,75% a 1,803 euro fra scambi intensi: è passato di mano il 3,3% del capitale. Trascurate le altre banche e le assicurazioni.
FIAT SOPRA 7 EURO. Fiat (+4,17% a 7,225 euro) si porta ben oltre la soglia dei 7 euro fra segnali di ottimismo sulle possibilità di recupero del gruppo in particolare sul mercato dell’auto a settembre. Ben intonate anche Ifi (+2,37% a 7,115) e Ifil (+2,98% a 2,663).
AUTOGRILL RIPARTE SU VOCI SMENTITE DI VENDITA. Tornano le voci (e le smentite) di un possibile disimpegno della famiglia Benetton da Autogrill e il titolo, che lunedì dà l’addio al Mib30, riprende quota (+2,39% a 10,81). In serata poi un portavoce smentisce progetti di vendita. Male invece Benetton (-3,23% a 9,415) che risente a distanza dell’allarme profitti lanciato dalla concorrente Zara.
TLC E SEAT DEBOLI. Giornata debole per tlc ed editoria con Seat in calo dell’1,63% a 0,7988 euro nell’ultimo giorno dell’opa obbligatoria a 0,783 euro per azione. In controtendenza Telecom Italia Media (+2,17% a 0,3961) mentre Telecom è in calo dell’1,71% a 2,247 e Tim resta al palo (+0,14% a 4,161). Male Pirelli (-0,55% a 0,7439) che dal lunedì lascia l’indice delle blue chip insieme ad Autogrill per far posto a Luxottica (-1,11% a 13,51) ed Edison (-0,29% a 1,39%). Nell’energia segni opposti per Eni (+0,66% a 13,637) ed Enel (-0,27% a 5,497).
GIU’ ALITALIA, CALMA IMPREGILO. Altri realizzi su Alitalia (-3,26% a 0,2847), positiva ma senza strappi (+0,51% a 0,5366) Impregilo mentre il numero uno della Girola Partecipazioni ha confermato di aver fatto valutare la società dalla Tatò&Partners, ma ha smentito le ipotesi di stampa di una scalata. Gemina in crescita dello 0,81% a 0,8102 euro.
Sul Nuovo mercato mentre si aggrava la posizione di Opengate, di cui è stata prolungata la sospensione dagli scambi alla vigilia, Cardnet torna in negoziazione all’indomani di uno stop e guadagna il 2,45% a 2,801. Invariata a 2,835 euro Dmail, che prevede un ebitda positivo, un ebit negativo e vendite stabili nel 2003.