(Teleborsa) – Piazza Affari amplia le perdite di avvio giornata. Il listino italiano si dipinge di rosso così come le principali borse del Vecchio Continente, dove l’attenzione degli investitori è tutta rivolta oltreoceano in attesa dell lettura preliminare del PIL statunitense, vero market mover della giornata. Anche futures a stelle e strisce si muovono in territorio negativo, lasciando presagire un avvio sotto la linea di parità per la borsa newyorkese dopo che il Fondo monetario internazionale (FMI) avverte che “sono necessarie nuove misure a sostegno dell’economia americana”. Sul mercato valutario, l’euro torna a soffrire nei confronti del biglietto verde. Il cambio tra la moneta unica ed il dollaro si attesta a 1,2988 dopo la chiusura a di ieri a 1,3082. Le prese di profitto si abbattono sulla moneta di Eurolandia dopo il balzo di ieri grazie alla fiducia dell’economia in Zona Euro. In retromarcia il petrolio che scambia a 77,72 dollari al barile. Dal fronte macro, il dato relativo all’inflazione di Eurolandia nel mese di luglio si é attestato all’1,7% rispetto all’1,4% di giugno ed in linea con le attese degli analisti. Stabile invece al 10% il tasso di disoccupazione al mese di giugno, rispetto al mese precedente. In Italia, si mostrano in aumento ed in linea con le attese i prezzi alla produzione di giugno, in salita ma meno del consensus, i prezzi al consumo provvisori di luglio. Rimane stabile nel mese di giugno l’occupazione delle grandi imprese e in diminuzione dello 0,5 per cento rispetto a giugno 2009. Tra gli indici milanesi, il FTSE All Share continua la seduta in decremento dello 0,57% mentre il FTSE MIB scivola dello 0,52%. Il FTSE Mid Cap arretra dello 0,60%, mentre il FTSE STAR lima dello 0,08. Nel principale paniere tutto dipinto di rosso si distinguono le freccie verdi di Ansaldo, Exor e STM. Si accende di luce verde anche Enel, nel day aftre dei conti. Tra i petroliferi, dopo la buona performance di ieri scivola Saipem. In rosso anche Eni e Tenaris. Si sgretola il cemento Italcementi è il secondo titolo più venduto sul principale listino. in retromarcia anche Buzzi. A deprimere il settore, la francese Lafarge che oggi ha annunciato utili trimestrali in calo e ha tagliato le proprie stime sulla domanda di cemento nel 2010. Bulgari è in fondo al listino principale con un calo di oltre cinque punti percentuali. Ieri sera, a mercati chiusi, il gruppo del famoso gioiellere ha annunciato i risultati. Il Gruppo Bulgari ha chiuso il primo semestre 2010 con un fatturato di 443,3 milioni di Euro, in crescita dell’8,2% a cambi comparabili (+11,8% a cambi correnti) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un utile operativo di 12,3 milioni di Euro e un risultato netto negativo per 7,7 milioni di Euro. Tra i titoli del lusso fa bene Luxottica. Venduta Mondadori dopo un buon avvio sulla scia dei conti annunciti ieri che hanno visto un utile netto che raddoppiato nel primo semestre 2010. Passi indietro per Geox , nonostante il presidente e amministratore, delegato, Mario Moretti Polegato,ieri in occasione dell’annuncio dei conti, ha anticipato che il portafoglio ordini della stagione autunno/inverno, per quanto riguarda i canali wholesale e franchising, è in crescita del 2%. In rosso CIR che ieri ha chiuso in rialzo grazie alla buona trimestrale della controllata Sorgenia. Sul completo acquistata Astaldi dopo che aver annunciato che sono stati affidati a Metro 5 Spa, partecipata da Astaldi i lavori di estensione della Linea 5 della metropolitana di Milano. Il valore dell’investimento è 901 milioni di euro. Al palo Datalogic che torna in utile nel primo semestre.
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