Per la prima volta in oltre 10 anni Microsoft (MSFT) ha diaramato un ‘profit warning’.
La riduzione delle previsioni di vendite e utili che il gigante dei software ha annunciato giovedi’ segue infatti solo quella del marzo 1989, quando pero’ Microsoft supero’ comunque le aspettative degli analisti.
Secondo l’avvertimento del colosso informatico, il fatturato del secondo trimestre dovrebbe essere inferiore del 6% rispetto alle previsioni precedenti e potrebbe ammontare a $6,4-$6,5 miliardi con utili di 46-47 centesimi ad azione, contro le aspettative di 49 centesimi degli analisti.
Per l’anno fiscale che termina a giugno del 2001, le vendite dovrebbero essere $25,2 – $25,4 miliardi, il 5% in meno del previsto, con utili di $1,80-$1,82. La societa’ prevede pero’ che i costi operativi rimarranno di $2,4 miliardi, ai livelli cioe’ dell’anno scorso.
Nelle ultime settimane pressoche’ tutti i principali nomi del comparto computer, Compaq (CPQ), Dell (DELL), Apple (AAPL), Gateway (GTW) e Intel (INTC) hanno lamentato un calo delle vendite e previsioni inferiori alle aspettative degli analisti, quindi il mercato non e’ stato colto di sorpresa dall’annuncio di Microsoft.
Purtroppo, pero’, la debolezza del gigante che fa parte dei tre principali indici azionari – Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 – e’ superiore alle gia’ ridotte previsioni.
Mercoledi’, l’analista Doug Crook di Prudential Securities ha ridotto le aspettative sugli utili di Microsoft a 48 centesimi per il trimestre e a $1,89 per l’anno, e la scorsa settimana Rick Sherlund di Goldman Sachs ha rivisto le previsioni sul fatturato a $6,8 miliardi e quelle sugli utili a $1,88.
La societa’ ha giustificato il “warning” non solo con la ridotta domanda di computer, ma anche con la debolezza delle condizioni economiche mondiali che ha rallentato la spesa aziendale in tecnologia dell’informazione, nei servizi clienti e nella pubblicta’ online.
“Non abbiamo anticipato il tasso di decelerazione corrente dell’economia globale”, ha commentato il direttore finanziario John Connors.
Il calo del fatturato di Microsoft e’ concentrato nelle applicazioni d’affari, ma anche il tasso di crescita degli abbonamenti a MSN non ha raggiunto i livelli sperati.
Gli analisti riconoscono i problemi del mercato, ma attribuiscono la riduzione delle aspettative direttamente a Microsoft.
“Windows 2000 e’ rimasto immobile per la seconda parte dell’anno, quindi ci si aspettava un’implicazione negativa sul trimestre”, ha commentato Rob Enderle di Giga Information Group. “Bisogna vedere se Microsoft e’ vittima del calo delle vendite dei PC o se e’ parte della causa”.
Il mercato prevede per i prossimi due trimestri problemi nel comparto dei computer. Ma
Microsoft potrebbe avvantaggiarsi della introduzione, nei primi mesi dell’anno prossimo, del nuovo sistema “Whistler” (la versione di Windows 2000 per i consumatori).
(Vedi anche Utili: profit warning, e’ la volta di Microsoft)