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MICROSOFT: GOVERNO VUOLE SMEMBRARLA. CONFERMATO

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Fonti del governo americano confermano la notizia, publicata ieri anche da Wall Street Italia, secondo cui avvocati del ministero della Giutizia hanno proposto lo spezzettamento di Microsoft come rimedio per il comportamento monopolista dell’azienda di Bill Gates (vedere articolo di WSI ”MICROSOFT: IL GOVERNO VUOLE SPEZZETTARLA”.

La proposta e’ stata avanzata lo scorso weekend in un incontro segreto tra i funzionari governativi e esponenti dei 19 stati che hanno citato in giudizio il gigante del software per violazione della legge anti-trust.

La posizione del governo Federale e degli Stati e’ stata presentata lunedi’ a Richard Posner, che il mediatore scelto dal giudice incaricato di decidere sul caso. Lunedi’ era proprio l’ultimo giorno utile per presentare le conclusioni.

Mark Murray, il portavoce della Microsoft (MSFT) – il cui titolo e’ caduto in borsa di circa il 4% mercoledi’ chiudendo in ribasso di 3 e 9/16 a 105 e 13/16 – ha definito il progetto di smembramento dell’azienda ”una proposta estremamente radicale non giustificata da nulla nel caso specifico, e che non riflette affatto la realta’ di un settore competitivo”.

Murray ha anche aggiunto: ”E’ ironico che si parli di smembrare la Microsoft proprio quando America Online (AOL) and Time Warner (TWX) hanno dato vita alla piu’ grande fusione della storia, progettata per competere con Microsoft”.

La scelta della tesi ”suddivisione” e’ considerata da molti osservatori il peggiore dei rimedi, ma potrebbe convincere l’azienda di Seattle a cercare un compromesso con il ministero della Giustizia. Ma e’ valida anche la tesi opposta: viceversa potrebbe indurre Bill Gates a combattere il caso in tribunale per anni.

Dalle indiscrezioni circolate ieri (vedi articolo di WSI) sembra che il governo abbia intenzione di suddividere Microsoft in due o tre societa’ diverse: una per il sistema operativo Winows, la seconda per tutte le altre applicazioni di software; e la terza per il business internet.

Una fonte pero’, in particolare, ha escluso all’ Associated Press che il progetto della tripla divisione sia nei piani. Piuttosto, il governo vorrebbe spingere per la nascita di una serie di societa’ piu’ piccole, una uguale all’altra, che competerebbero l’una contro l’altra.

Una soluzione ”stupida”, come l’ hanno definita i primi esperti a caldo, tra cui Michael Cusumano, professore al Massachusetts Institute of Technology ”perche’ – ha detto – creerebbe solo confusione sul mercato”.