La recente bagarre tra analisti e investitori sul bilancio trimestrale di Microsoft (MSFT – Nasdaq) sembra avere a che fare con la procedura con cui gli analisti riclassificano i conti per stimare la capacita’ futura di generare utili dell’azienda.
I risultati del colosso di Redmond (Washington), comunicati dalla societa’ giovedi’, durante la conferenza con gli analisti, sono stati in un primo momento percepiti come negativi.
Il titolo che aveva chiuso la sessione ufficiale a $56,37, nell’after hours sull’ECN Instinet, subito dopo la comunicazione dei risultati, scambiava a $55,60.
Questa mattina a New York, pero’, le banche d’affari sono scese in maggiore dettaglio nel commentare i risultati, migliorando il proprio giudizio sul gigante del software.
A pesare al momento della comunicazione dei dati di Microsoft, infatti, erano stati l’EPS inferiore alle attese degli analisti e le prospettive particolarmente conservative dichiarate dal management sui trimestri a venire.
Le partite straordinarie inserite nel bilancio di Microsoft, su cui si sono concentrate le attenzioni delle banche d’affari, sono state quelle relative ad una svalutazione degli investimenti di $0,14 per azione e al guadagno derivante della vendita di Expedia, che pesa per $0,15 per azione.
Microsoft ha venduto il fornitore di servizi turistici via internet Expedia a Usa Network per $847 milioni a febbraio di quest’anno.
E’ stata proprio quest’ultima posta a generare confusione. Il mercato si attendeva infatti un apporto all’EPS di soli $0,10. Questa mattina qualcuno ha rifatto i conti e il titolo ha piu’ che recuperato il terreno perso ieri. Riclassificando correttamente i conti, quindi, Microsoft ha battuto le attese.
A pronunciarsi favorevolmente su Microsoft sono Merrill Lynch, che alza il rating sul titolo da ‘neutral’ a ‘buy’, e Deutsche Bank, secondo cui il controllo dei costi messo in atto giustifica un target price nel lungo termine di $78.
