Micron Technology, Inc. (NYSE : MU) ha annunciato oggi di dissentire con forza sulla sentenza della Corte Federale secondo la quale Rambus Inc. non ha violato le leggi antitrust né commesso frode ingannando illegalmente i membri del JEDEC nello sviluppo di importanti standard nel settore dei chip informatici. La sentenza giunge a conclusione di un procedimento iniziato alla fine di gennaio a San Jose, nel Tribunale distrettuale statunitense per il Distretto settentrionale della California. Nel corso del procedimento, Micron insieme a Hynix Semiconductor e Nanya Technology, i suoi soci produttori di memoria, hanno sostenuto che Rambus ha violato le leggi antitrust monopolizzando, o tentando di monopolizzare, sei mercati tecnologici mediante brevetti di Rambus riguardanti specifiche negli standard JEDEC sulla tecnologia di interfaccia DRAM. Micron è fermamente convinta che le prove esibite durante il procedimento dimostrano che Rambus ha violato le leggi antitrust e commesso frode e intende ricorrere in appello. I dirigenti Micron ravvisano inoltre incompatibilità tra questa sentenza e le precedenti emesse dalla Federal Trade Commission (FTC) e dalla Commissione europea (CE). Nell’agosto 2006, la FTC ha riconosciuto all’unanimità che, in virtù di una condotta illegale e ingannevole, Rambus è riuscita ad alterare il fondamentale processo di determinazione di standard di JEDEC e di aver perpetrato un “hold-up” anticoncorrenziale del settore delle memorie per computer. Analogamente, nel luglio 2007, la CE ha presentato una contestazione di addebiti in cui sosteneva che Rambus aveva intenzionalmente intrapreso una condotta ingannevole o “tranello brevettale” nel processo di determinazione di standard e aveva violato la legge comunitaria rivendicando in seguito royalty ingiustificate per l’uso di brevetti pertinenti. “Micron è certa che Rambus abbia intrapreso un percorso all’insegna dell’inganno, della distruzione delle prove, della falsa testimonianza e di altre attività illegittime mirate a trarre in inganno ed estorcere tasse di concessione di licenza brevetti e risarcimento dei danni. Continueremo a sostenere con decisione che Rambus ha intrapreso numerose attività illegali con lo scopo di danneggiare Micron” ha dichiarato Rod Lewis, Vicepresidente degli Affari legali di Micron e Consulente legale generale. L’attuale fase del procedimento riguardante specifiche rivendicazioni di condotta nei confronti di Rambus rappresenta soltanto un momento delle numerose cause pendenti tra Micron e Rambus. Nel dicembre 2007, ad esempio, nel corso di un’udienza presieduta dal giudice Robinson, nel Delaware, Micron ha prodotto i documenti probatori dell’avvenuta distruzione di prove da parte di Rambus e di un suo tentativo di approfittare della controversia per ottenere illecitamente da Micron tasse di concessione di licenza e risarcimento dei danni. A seguito di tali azioni illegittime, Micron ha chiesto al tribunale del Delaware di rigettare le rivendicazioni brevettuali di Rambus nei confronti di Micron. Attualmente una decisione è pendente. Micron crede, inoltre, che i brevetti di Rambus siano nulli, non violati e non tutelabili in giudizio. Di recente, in merito al riesame di un brevetto chiave di Rambus, l’Ufficio statunitense dei brevetti e dei marchi registrati (PTO, U.S. Patent and Trademark Office) ha emesso un rigetto preliminare di tutte le rivendicazioni. Nel febbraio 2008, nell’ambito del processo di riesame, il PTO ha rigettato in via preliminare tutte le rivendicazioni del brevetto statunitense 6.715.020 di Rambus, uno dei brevetti che Rambus ha rivendicato nei confronti di Micron e degli altri produttori di memorie. Una serie di altri brevetti chiave di Rambus è in attesa di riesame da parte del PTO. Analogamente, l’Organizzazione europea dei Brevetti (EPO, European Patent Office) ha revocato o ridotto notevolmente i brevetti rivendicati da Rambus nei confronti di Micron in vari paesi europei. In conseguenza di ciò, le rivendicazioni di violazione di Rambus sono state rigettate nel Regno Unito, in Germania e in Italia. Nel settembre 2000, Rambus ha intentato causa per violazione di brevetto contro Micron a Londra, Inghilterra, Mannheim, Germania, Monza, Italia e Parigi, Francia, accusando Micron di aver violato il brevetto europeo di Rambus 525 068. Il 26 ottobre 2000, Micron ha depositato presso l’EPO un’opposizione al brevetto europeo di Rambus 525 068. Nel febbraio 2004, l’EPO ha definitivamente revocato il brevetto. A seguito di ciò, i tribunali di Londra, Inghilterra, e Mannheim, Germania, hanno rigettato la causa di violazione di brevetto intentata da Rambus e assegnato a Micron le spese di giudizio. In Italia, la causa di Monza era già stata archiviata il 24 maggio 2001, quando il tribunale aveva rigettato le rivendicazioni di violazione avanzate da Rambus. L’archiviazione della causa di Parigi, Francia, è attualmente pendente. Nell’agosto 2001, a Pavia, Italia, Rambus ha intentato causa contro Micron accusandola di aver violato il brevetto europeo1 022 642. Nel settembre 2001, Micron ha depositato presso l’EPO un’opposizione al medesimo brevetto. Nel maggio 2005, la Divisione per le Opposizioni dell’EPO ha rigettato in via preliminare tutte le rivendicazioni del brevetto 642. A seguito di ciò, Rambus ha accantonato la causa di violazione di brevetto intentata contro Micron a Pavia, Italia. Micron Technology, Inc. è uno dei fornitori leader a livello mondiale di soluzioni avanzate nel campo dei semiconduttori. Mediante le sue operazioni a livello mondiale, Micron produce e distribuisce DRAM, memorie flash NAND, sensori per immagini CMOS, altri componenti a semiconduttore e moduli di memoria destinati a prodotti all’avanguardia nei segmenti di mercato informatica, prodotti di consumo, networking e telefonia mobile. Micron è quotata alla Borsa di New York (NYSE) con il simbolo MU. Per ulteriori informazioni su Micron Technology, Inc., visitare il sito web all’indirizzo www.micron.com. Micron e il logo Micron sono marchi commerciali di proprietà di Micron Technology, Inc. Tutti gli altri marchi commerciali sono di proprietà dei rispettivi titolari. Il testo originale del presente annuncio, redatto nella lingua di partenza, è la versione ufficiale che fa fede. Le traduzioni sono offerte unicamente per comodità del lettore e devono rinviare al testo in lingua originale, che è l’unico giuridicamente valido. Micron Technology, Inc. Daniel Francisco, +1 208-368-5584 dfrancisco@micron.com