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MIBTEL STABILE AL TERMINE DELLE CINQUE SEDUTE

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In una settimana caratterizzata dalle elezioni politiche, Piazza Affari, dopo l’attesa per l’intervento sui tassi americani, non si smuove e il Mibtel chiude l’ottava con uno stabile +0,03%.

A perdere è invece il listino del Numtel, che nonostante il recupero del Nasdaq in cinque sedute perde l’1,66%.

A destare l’attenzione tra i titoli italiani è sempre Montedison che questa settimana perde il 2,13%. L’annuncio dell’ingresso della francese Edf (con una quota del 4%) non fa bene alle contrattazioni e lo scontro per il controllo della società si ingarbuglia.

Ne approfitta Edison che a fine settimana fa un balzo del 9,29%.

MA si sono comportati bene anche gli altri titoli energetici. Italgas ha chiuso, rispetto al venerdì precedente a +3,44%, Eni ha guadagnato lo 0,69%, Aem ha segnato un +0,94%.

Meglio hanno fatto i titoli legati al mondo dell’imprenditoria delle costruzioni (visto che il nuovo Governo ha promesso di far partire numerose grandi imprese). A beneficiarne sono stati Vianini Industrie (+21%), Impregilo (+15%), Buzzi Unicem (+14%), Caltagirone (+12%) e Cementir (+8,8%).

Male invece gli editoriali con Mediaset, chiamata in causa per l’irrisolto conflitto di interessi del prossimo Presidente del Consiglio, ha perso a fine settimana il 6,09%.

Ma hanno perso anche Espresso (-4,43%), Seat (-6,55%), Class (-13,3%), Poligrafici (-8,27%).

Nel settore telefonico, incerto in campo europeo, Olivetti chiude la settimana con un +2,5% e Telecom con un +2,35%. Invariata Tim a +0,1%.

Scivolano invece alcuni bancari legati soprattutto al risparmio gestito come BiPopCarire (-6,25%) e gli assicurativi con Generali (-3,80%) e Ras (-2,93%).

Ribassi generalizzati sul Nuovo Mercato dove il titolo peggiore e.Planet (-18,54%) si trova in crisi di liquidità. E secondo i risultati di venerdì 26 dei 42 titoli del Nuovo Mercato sono ad una quotazione inferiore al prezzo di collocamento.