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MIBTEL FERMO NELLE ULTIME 5 SEDUTE (-0,06%)

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L’indice di Piazza Affari si salva nelle sedute della settimana appena trascorsa solo grazie al recupero di lunedì. E chiude con una leggera limatura dello 0,06%

La Borsa di Milano non viene scossa piu’ di tanto dall’aumento dei tassi a breve decisi dalla Banca Centrale europea e nemmeno dalla debolezza dell’euro. E’ il corso degli indici di New York a dare il passo ad acquisti e vendite.

Che l’autunno borsistico milanese sia, come da tradizione, depresso, lo dimostrano gli scarsi sacmbi con un controvalore sotto i 5 mila miliardi di lire giornalieri.

Non porta vantaggi nemmeno la fusione tecnica tra le holding Olivetti -che perde in settimana il 2,75% e Tecnost a -3,19%.

Fanno meglio le controllate Telecom a +1,48% e Tim a +0,13%. Mentre Seat Pagine Gialle perde nelle cinque sedute il 7% scendendo sotto i 3 euro per la prima volta dallo scorso febbraio. Scivola anche il titolo L’Espresso a -6,97%.

Crescono bene invece le Eni a +4,91% e le Pirelli a +4,48% beneficiando ancora della vendita americana. Fiat, vista bene ad inizio settimana per i risultati positivi delle nuove immatricolazioni, si ferma a fine settimana ad un complessivo +0,7%.

L’attenzione, nelle ultime sedute, si e’ spostata sul mondo bancario per le voci di fusione Comit (+14,16%) e Banca Intesa (+0,23%).

Sul Nuovo Mercato, dominato dall’inchiesta su Freedomland -che ha perso il 26%- prevale il segno meno.

Tiscali ha perso nella settimana il 15,8%, e.Biscom il 7,35%.