Il Mib30 al di sotto dei 30.000 punti fa suonare un campanello di allarme.
“Non mi preoccupa il fatto che il Mib30 sia sotto questa soglia nell’intraday – dice a Wall Street Italia Lino Pandolfo, analista tecnico di Centrosim – bisogna vedere come chiude. Se questa sera dovesse essere sotto, allora la perdita potrebbe essere più ampia”.
Pandolfo dice che si aspettava un ritracciamento dell’indice “dopo gli eccessi delle ultime settimane”: un fenomeno del genere è puramente fisiologico; “magari non mi aspettavo movimenti così violenti, con ribassi anche di quattro punti percentuali”.
L’analista è propenso a pensare la giornata come occasione per chiudere la correzione, prima di ripartire, “tra domani e venerdì”.
E se non dovesse riuscire a ripartire? “C’è un minimo relativo a 28.500 punti, che comunque è un livello lontano dai 23.541 punti segnati il 21 settembre scorso”.
Se invece il Mib30 riesce a tenere i 30.000 punti, “allora può provare a testare i 32.500 punti. E se li supera, già a 33.400 punti potremmo dire di aver fatto inversione di tendenza rispetto al trend ribassista di medio-lungo periodo; diciamo – conclude Pandolfo – che potremmo darci un target per fine anno a 34.000 punti”.
