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Metalli contrastati, ma l’oro inanella nuovi record

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SIENA- Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono saliti su tutta la curva sia sul comparto governativo sia swap, movimento che sta continuando anche in mattinata. I listini azionari hanno invece chiuso la sessione in calo. Lieve calo anche per il tasso Euribor tre mesi fissato ieri a 1,095% da 1,096% del giorno prima. In forte calo i prestiti overnight presso la Bce, scesi ieri a poco più di un 1 Mld€ da circa 15 Mld€.

In una conferenza congiunta con il cancelliere austriaco la Merkel ha dichiarato che le turbolenze in area Euro si sono ridotte grazie agli impegni politici dei paesi europei. Domani la Merkel e Juncker si incontreranno per preparare la riunione dell’11. La Cancelliera ha inoltre dichiarato di non essere d’accordo con la riduzione degli interessi per Irlanda e Grecia.

Nel frattempo i sondaggi relativi alle elezioni del 27 marzo nell’importante regione di Baden-Wuerttemberg, evidenziano un serrato testata a testa tra la coalizione della Merkel e l’opposizione, entrambi accreditati del 45% dei consensi. Giornata ricca di aste. Tra Spagna e Francia saranno emessi bond fino a 10,5 Mld€. Oggi però l’attenzione sarà soprattutto sulla riunione della Bce e su quello che riferirà Trichet nella conferenza stampa successiva.

Considerato il rialzo dei prezzi al consumo e di quelli energetici sarà interessante verificare se il capo della Bce aprirà alla possibilità di un rialzo dei tassi. Allo stesso tempo oggi saranno comunicate le modalità di esecuzione delle operazioni di rifinanziamento per i prossimi mesi. Non ci dovrebbero essere cambiamenti, ma qualora la Bce decidesse di apportare qualche modifica l’ipotesi più verosimile potrebbe essere l’eliminazione del full allotment per la sola operazione a tre mesi. Infine oggi la Bce annuncerà le nuove stime di crescita ed inflazione, che saranno probabilmente riviste al rialzo.

Negli Usa la giornata di ieri si è conclusa con tassi governativi in calo sulla parte a breve della curva ed in rialzo su quella a lunga dopo che il report ADP sull’occupazione nel settore privato ha evidenziato una crescita degli occupati di febbraio superiore alle attese. I listini azionari, dopo una seduta piuttosto volatile sono riusciti a chiudere con guadagni limitati a causa del rialzo del prezzo del greggio. Il governatore della Fed, Bernanke, nell’audizione presso la commissione servizi finanziari della Camera, alla domanda se la Fed possa effettuare un nuovo programma di acquisto di titoli, ha risposto che tale possibilità non è da escludere. Il report della Fed Beige Book che sarà utilizzato come base di discussione per la prossima riunione del 15 marzo, ha evidenziato come l’economia sia in fase di miglioramento ad un passo “tra il modesto e il moderato”.

Valute: euro in apprezzamento nella giornata di ieri con il cross ha rotto momentaneamente la resistenza posta a 1,3850/60 arrivando fin quasi quota 1,39. In mattinata si sta assistendo ad un lieve calo, anche se gli operatori saranno interamente concentrati sulle parole di Trichet, che potrebbero generare nel pomeriggio una certa volatilità. Supporto importante a 1,3750. Prima resistenza a 1,39. Deprezzamento durante la notte per lo yen vs euro e dollaro sulla scia del rimbalzo delle borse asiatiche. Verso dollaro il supporto da monitorare continua a collocarsi in prossimità di 81,60, la resistenza più vicina presso 82,50. Verso euro la resistenza principale si colloca a 114. Apprezzamento dello yuan cinese vs dollaro con la valuta asiatica poco al di sotto dei massimi storici. Questa notte il Pmi servizi cinese di febbraio è calato ai minimi da un anno, tornando sotto quota 50 (indicando una possibile contrazione), per la prima volta da febbraio. Il dato potrebbe però essere stato influenzato dalla pausa per la celebrazione del capodanno lunare cinese.

Materie Prime: in aumento il greggio Wti (+2,6%), ai massimi da 29 mesi sulla notizia dell’attacco delle armate fedeli a Gheddafi. Nel frattempo alcune fonti di stampa riportano notizie di un piano di pace per la Libia proposto dal presidente venezuelano ed attualmente allo studio della Lega araba. Il rialzo è stato favorito anche dal calo settimanale delle scorte Usa, nonostante quelle localizzate a Cushing abbiano registrato un nuovo record. E’ comunque calato lo spread con il Brent (+0,8%) sotto i 14$/b. Secondo giorno consecutivo di record per l’oro che si è spinto fino a 1441$/oncia per poi stornare. Andamento contrastato per i metalli industriali. Tra gli agricoli in calo il mais (-1,8%), rialzi marcati per cotone (+4,4%) e zucchero (+3,8%).

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