New York – Le ultime parole giunte dalla banca centrale americana, la Federal Reserve, e dalla Banca centrale europea, fanno pensare a un vero e proprio passaggio di testimone. Dopo tre anni di taglio dei tassi di interesse e altre misure monetarie non convenzionali, le autorità monetarie sembrano infatti invitare i politici a farsi avanti, a prendersi le proprie responsabilità e fare di più per rivitalizzare la crescita nei rispettivi paesi.
Bernanke non ha lasciato intendere chiaramente a nuove misure monetarie accomodanti, d’altronde come atteso dal mercato, e si è rifiutato di essere specifico circa nuovi interventi. Per contro ha invitato le autorità politiche americane a fare qualcosa per portare l’economia Usa fuori da questo stato di stallo. Ha detto chiaramente che gli strumenti monetari “non sono una panacea”, invitando da subito i politici ad agire. “Sarei molto più tranquillo se il Congresso decidesse di prendersi parte del fardello e pensare a soluzioni ai vari problemi”.
Parole simili utilizzate da Mario Draghi: “alcuni problemi dell’Area Euro non hanno nulla a che fare con la politica monetaria. E non credo sia giusto che i nostri strumenti vadano a colmare la mancanza di azioni concrete da parte di altre autorità”.