Merrill Lynch (MER – Nyse) ha fissato i punti chiave per le proprie strategie di gestione di portafoglio, sia per il mercato americano, che a livello globale.
– Innanzitutto Merrill Lynch ha notato una buona correlazione (indice statistico che misura l’omogeneita’ nell’andamento di due fattori, l’indice si muove tra 1 e -1) tra l’industria americana e quella europea, che e’ andata crescendo negli ultimi anni.
– Fa eccezione il settore dei servizi ciclici (come il commercio al dettaglio, i media, i beni per il tempo libero, i trasporti e servizi alle aziende), che ha mostrato un andamento assai differenziato negli Stati Uniti e in Europa.
– L’industria giapponese ha invece registrato una correlazione molto bassa (vicina allo zero) con quella degli USA negli ultimi 5 anni. Se poi estendiamo l’analisi all’ultimo decennio, la correlazione diventa quasi zero.
Quindi, piu’ che una globalizzazione, e’ in atto un processo di omogeneizzazione tra le industrie americane ed europee.
Per quanto riguarda l’area americana, Merrill Lynch fornisce, poi, altre due indicazioni:
– la prima e’ che il mercato azionario rimane in questo momento una buona opportunita’, perche’ e’ particolarmente depresso e quindi poco rischioso.
Inoltre Merrill Lynch pensa che ormai sia troppo tardi per uscire, in considerazione anche di un NAPM crescente e al di sopra delle aspettative.
– la seconda e’ che la crescita dei consumi negli Stati Uniti dovrebbe essere molto piu’ contenuta nei prossimi tre anni, rispetto a quella registrata negli ultimi tre.
Questo costringera’ le imprese americane a guardare maggiormente all’estero, per cercare nuove opportunita’ di sviluppo.