Merrill Lynch ha interpellato 15 “Cio” (“Chief Information Officer”), cioe’ i direttori tecnici, di varie industrie e di societa’ con un fatturato annuo variabile tra $2 e $10 miliardi, insieme a parecchi amministratori delegati di societa’ di consulenza, per avere un quadro completo sulla situazione della tecnologia dell’informazione.
Da queste conversazioni Merrill Lynch ha rilevato che quest’anno la crescita nel budget per IT sara’ complessivamente ridotta negli Usa fino al 5% rispetto all’anno passato.
Meta’ dei Cio ha infatti confermato che la spesa per la tecnologia dell’informazione della loro societa’ sara’ simile a quella dell’anno scorso o leggermente inferiore.
Sebbene lo scenario non sia cosi’ drammatico, la maggior parte dei responsabili della spesa per la tecnologia ha previsto pero’ per il 2001 un calo, in alcuni casi notevole, nell’utilizzo dei servizi di consulenza esterni alla societa’.
Alcuni settori, che potrebbero soffrire la pressione economica, sembrano poi piu’ inclini di altri a tagliare la spesa per IT.
In particolare, il comparto automobilistico – compresa General Motors (GM – NYSE) e il settore dei semiconduttori, seguiti anche da quello delle telecomunicazioni e dei servizi finanziari.
Cisco Systems (CSCO -NASADQ) ad esempio ha gia’ identificato una ridotta domanda di apaprecchiature per la rete tra i fornitori del servizio telefonico e tra le societa’ finanziarie Citicorp (C – NYSE) e JP Morgan/Chase (JPM – NYSE) hanno gia’ tagliato il budget per la spesa tecnologica.
Le societa’ di questi due segmenti hanno apportato l’anno scorso enormi migliorie alle infrastrutture e si sono sempre avvantaggiate dei servizi di consulenza.
Nel 1999, ad esempio, il 46% del fatturato di Accenture -ex Andersen Consulting – e’ derivato da questi due settori.
La maggior parte dei “Cio” non intende tagliare sugli investimenti per le infrastrutture, quali le apparecchiature per la rete, l’archiviazione dati e i server, ne’ sui software, sebbene abbiano indicato un rallentamento nella spesa per il software.
Tra i titoli tecnologici, continuerebbero a mantenere Cisco e Sun Microsystems (SUNW – NASDAQ).
I tagli piu’ ingenti nel budget riguardano i servizi di consulenza che solitamente operano sulle nuove iniziative o su progetti non essenziali o, come nel caso di societa’ di consulenza per la Rete sul disegno, lancio e mantenimento di siti Internet e di commercio online, definiti non una priorita’ nel 2001.
Molti Cio hanno anche sottolineato i prezzi elevati dei servizi di consulenza e la sensazione che le societa’ di Internet che hanno ridotto il personale a causa di problemi finanziari non siano in grado di mantenere la qualita’ del prodotto.
La maggior parte delle societa’ ha confermato pertanto che i progetti esistenti, ma anche quelli nuovi, verranno affidati a personale interno. Del resto, secondo vari sondaggi, il 35% del piano di spesa tecnologica di una societa’ di grandi dimensioni e’ allocato per gli stipendi di personale e il 15% e’ destinato ai servizi esterni.
Negli ultimi trimestri la fuga di personale si e’ ridotta e il divario tra la qualifica del personale verso quella delle societa’ di consulenza si sta chiudendo.
Le societa’ non hanno ancora la capacita’ di creare e mantenere siti commerciali online con l’aiuto solo del personale interno, ma molte delle funzioni possono essere affidate ai dipendenti.
Punto molto importante da tenere presente soprattutto perche’ molte piccole societa’ di consulenza della Rete si sono basate sulla pressupposizione che le aziende necessitassero dei loro servizi per un periodo di tempo molto piu’ lungo ed ora sono costrette a orientarsi verso nuovi servizi.
Il segmento piu’ sicuro rimane quello dell’affidamento a terzi delle infrastrutture, considerato relativamente immune dal rallentamento economico e dal taglio della spesa per la tecnologia.
Negli ultimi trimestri il flusso di contratti non si e’ interrotto, anche se il numero di affari multimiliardari potrebbe calare nel 2001. La scorsa settimana IBM Global Services ha annunciato per il quarto trimestre $12,5 miliardi di contratti portando il totale per l’anno al record di $55 miliardi.
Meno toccate, naturalmente, saranno le importanti societa’ di consulenza che hanno stabilito una lunga relazione con le societa’ e possono vantare una profonda esperienza dell’industria. Queste sono meglio posizionate a trattare con i piu’ complessi progetti che le societa’ intendono ora affidare a terzi grazie alla migliore integrazione interna, all’automazione e alle funzioni di supporto.
Si assiste a un mutamento delle richieste anche nel settore dei software e una diminuzione di interesse nei maggiori progetti di ristrutturazione, soprattutto nei comparti delle comunicazioni e in quello bancario.
Le piccole societa’ di consulenza che offrono una chiara esperienza e una ridotta esposizione a progetti di commercio elettronico quali eLoyalty, DiamondCluster, Management Network Group e Nervewire non dovrebbero soffrire molto.
Secondo Merrill Lynch le societa’ non dovrebbero operare tagli ingenti nei budget per la strategia ma le piccole societa’ di consulenza potrebbero comunque risentirne. Il tasso di crescita previsto per questo gruppo nel 2001 e’ andato calando dal 40% di agosto al 35% di settembre al 30% di dicembre e al 20% attuale.
Gli investitori istituzionali hanno pertanto poca fiducia nei risultati del primo e secondo trimestre di Street anche se la societa’ dovrebbe migliorare nella seconda parte dell’anno con la ripresa dell’economia.
Visto il taglio della spesa per la consulenza esterna, il tasso di crescita dell’intero settore per il 2001 potrebbe essere piu’ vicino al 10%-15%.
Sebbene si aspetti che l’economia Usa si riprenda nella seconda parte dell’anno, Merrill Lynch non e’ convinta che le piccole societa’ di consulenza saranno in grado di avvantaggiarsene.
C’e’ sempre stato spazio per le piccole societa’ specializzate, ma le ooportunita’ sono ora piu’ ridotte che nel passato e la sovraccapacita’ nella consulenza e-commerce forzera’ una continua transizione.