Economia

Merkel non cambia idea: debito e mancanza competitività cause crisi

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Siena – Tassi di interesse: giornata di calo per i listini dell’area Euro sulla scia delle incertezze in area Euro e dei listini d’oltreoceano.

In Grecia dopo il fallimento del tentativo di formare un nuovo governo da parte del leader il leader del partito di sinistra radicale Syriza, oggi l’incarico sarà affidato a Venizelos, leader del Pasok, sebbene il terzo ed ultimo tentativo appaia piuttosto ostico.

Intanto Samaras, ledear di Nuova Democrazia, ha manifestato la volontà di formare una grande coalizione di centro destra unendo anche quei partiti che in queste elezioni non hanno superato lo sbarramento del 3%.

Il ministro delle finanze tedesco Schauble ha escluso l’ipotesi di una rinegoziazione del salvataggio greco, aggiungendo che i dubbi su questo stanno causando incertezze sui mercati finanziari, escludendo allo stesso tempo una rinegoziazione del fiscal compact.

Questa mattina la Merkel, in un discorso al parlamento tedesco, ha dichiarato che le cause della crisi sono il debito e Ia mancanza di competitività di alcuni stati membri, riaffermando che gli euro bond non sono una soluzione.

Intanto l’Efsf ha comunicato che oggi erogherà 4,2Mld€ dei 5,2Mld€ previsti. Il rimanente miliardo sarà erogato successivamente. Si tratta di una parte della prima tranche di aiuti (pari complessivamente a 39,4Mld entro fine giugno) all’interno del secondo pacchetto di aiuti di 130Mld€. I fondi saranno trasferiti all’interno di un conto segregato e serviranno per rimborsare i circa 450Mln€ di International bond in scadenza il 15 maggio oltre ai circa 3,3Mld€ di bond governativi in scadenza il 18 maggio detenuti dalla Bce e da altre banche centrali.

In Spagna, il governo ha preso una quota del 45% di Bankia, terza banca del paese. Secondo il quotidiano spagnolo El economista il governo spagnolo starebbe negoziando per ottenere un finanziamento per le banche dall’Efsf o dalla Bei.

In Cina il Cic, fondo sovrano del paese, ha dichiarato di aver bloccato gli acquisti di bond governativi dell’area Euro, pur continuando a valutare l’opportunità di investimenti nell’area.

In mattinata si riunisce la Boe con all’ordine del giorno tassi di interesse e QE.

Negli Usa listini azionari in calo per il sesto giorno consecutivo con l’indice S&P500 che ha segnato nuovi minimi da inizio marzo avvicinandosi ai 1350 punti, livello particolarmente monitorato dagli analisti tecnici. L’attenzione degli operatori è al momento focalizzata sugli sviluppi della crisi in area Euro, con particolare riferimento al caso Grecia, in attesa di verificare se Venizelos riuscirà a formare un nuovo governo.

Nel frattempo, l’agenzia sui mutui Fannie Mae, ha riportato utili per 3,1Mld$ nel primo trimestre. Di conseguenza, per la prima volta dal salvataggio del settembre 2008, Fannie Mae non chiederà ulteriori iniezioni di fondi pubblici, dopo averne finora ricevuti 117Mld$.

A mercati chiusi è stata mal accolta la trimestrale di Cisco che ha perso circa l’8%. La società Usa ha segnalato che i suoi clienti stanno differendo gli investimenti in tecnologia a causa dell’incertezza sul futuro.

Sul fronte Fed, Kocherlakota, presidente della Fed di Minneapolis e quest’anno membro non votante, ha dichiarato che a suo avviso la banca centrale Usa dovrebbe iniziare a rimuovere parte degli stimoli monetari nel giro di 6-9 mesi.

Valute: deprezzamento per la moneta unica vs dollaro. In un clima di sfiducia e pessimismo economico il cross euro/dollaro è sceso fino alla soglia di 1,29. Questa mattina il cross sta recuperando rispetto alla chiusura di ieri ma resta sempre sotto 1,30, livello di resistenza da monitorare. Il supporto si colloca a 1,29.

Yen stabile questa mattina dopo l’apprezzamento di ieri vs dollaro ed euro. Verso euro i supporti oggi si collocano a 102,75 e 102 mentre la resistenza a 104,10.

Lieve deprezzamento dello yuan cinese vs dollaro dopo che i dati di aprile hanno evidenziato un rallentamento sia delle esportazioni (confermando la debolezza del mercato europeo) che delle importazioni (possibile segnale di rallentamento della domanda interna o degli investimenti).

Materie Prime: giornata di recupero per gli energetici guidati dal gas naturale Usa (+3%). Bene anche il Brent (+0,4%), mentre il Wti (-0,2%) ha chiuso in lieve calo. In calo i metalli industriali e preziosi. Tra gli agricoli in forte calo mais (-3,7%) e grano (-2,9%). Questa mattina il Brent si colloca in prossimità dei 113$/b e l’oro poco sopra i 1590$/oncia.

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