(9Colonne) – Roma, 6 set – “Non si possono accollare tutte le responsabilità alle autorità cinesi. Le responsabilità sono miste. E intollerabile che le grandi imprese occidentali non investano in controlli sulla produzione. Indipendentemente da dove venga fatta, in Sudafrica o in Cina. Mattel si è comportata bene e ha riconosciuto l’errore. Ma il problema del controllo sul prodotto rimane”. Lo dice Emma Bonino, ministro il Commercio internazionale, intervistata dalla Stampa sulle merci pericolose prodotte in Cina. “Non si deve aspettare l’arrivo delle merci a destinazione per fare le necessarie verifiche. I controlli sui materiali – osserva Bonino – devono essere fatti a monte, nei luoghi di produzione. Altrimenti non è una delocalizzazione seria. I rischi possibili sono alti per i cittadini-consumatori di qualsiasi parte del mondo”. Il ministro aggiunge che “le imprese italiane sono quelle più ligie nel tenere alla qualità del prodotto. Non lo dico io, ma il sito della Commissione europea che pubblica l’elenco, valido per tutti i Paesi, delle merci ritirate dal mercato. Le nostre industrie si comportano bene. Al ritiro procedono spesso le stesse imprese, non solo le autorità di governo”.