Che declino ha registrato il mercato negli ultimi 18 mesi? Gli strategist di Morgan Stanley, Byron Wien e Steve Galbraith, hanno identificato circa 100 titoli che prima del rally della scorsa settimana avevano perso almeno il 75% dai massimi e continuavano pero’ ad avere valutazione di mercato al di sopra di $1 miliardo.
La lista comprende ex titoli caldi quali Ciena (CIEN – Nasdaq ), Corning (GLW – Nyse), Amazon.com (AMZN – Nasdaq) e Broadcom (BRCM), che erano in calo del 90% o piu’ dai massimi, cosi’ come societa’ quali WorldCom (WCOM – Nasdaq), EMC (EMC – Nyse), Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq), Gap (GPS – Nyse) e Hewlett-Packard (HWP – Nyse), che erano in calo di almeno il 75%.
La tabella seguente (ingenti sconti del mercato) mostra due dozzine delle maggiori societa’ che hanno perso il 75%.
Quasi tutte hanno chiuso gli ultimi 12 mesi in attivo, sebbene molte stiano operando ora in rosso, comprese Sun e Advanced Micro Devices (AMD – Nyse).
Wien preferisce cercare affari in questo gruppo piuttosto che acquistare titoli nei settori farmaceutico, bevande e alimentari, che hanno tenuto bene negli ultimi mesi.
Dalla lista Wien ha selezionato un gruppo di titoli preferiti, compreso Immunex (IMNX – Nasdaq), Corning, Motorola (MOT – Nyse), Oracle (ORCL – Nasdaq), Teradyne (TER – Nyse) e Circuit City (KMX – Nyse), che pensa possa salire del 50% in breve tempo. Oracle e’ gia’ salito del 40% dal minimo di $10.
Wien sta scommettendo sul successo dell’azione militare USA e delle misure anti-terrorismo interne. Pensa anche che gli stimoli fiscali e monetari risolleveranno l’economia dalla recessione entro la meta’ del 2002.
“La vera opportunita’ e’ in quei titoli che sono stati eccessivamente depressi prima dell’11 settembre e dopo”, ha commentato lo startegist.
La maggior parte delle societa’ qui indicate presentano un buon bilancio con ampia liquidita’ e relativamente poco debito. Tra le societa’ con sostanziale liquidita’ e investimenti ci sono Apple Computer (AAPL – Nasdaq), Comverse Technology (CMVT – Nasdaq), Tellabs (TLAB – Nasdaq), Siebel Systems (SEBL – Nasdaq), BMC Software (BMC – Nyse) e Yahoo (YHOO – Nasdaq). Apple ha $11 ad azione in liquidita’ netta, non molto meno del suo prezzo recente di 17.
Yahoo, a 12, e’ in aumento del 50% dal minimo di fine settembre, ma ha quasi $3 ad azione in contanti e altri $3 ad azione nella sua partecipazione in Yahoo Japan. Questo valuta effettivamente l’attivita’ della societa’ a $6 ad azione o $3,4 miliardi.
Le prospettive di Yahoo sono peggiorate – gli analisti ora prevedono risultati leggermente migliori del pareggio sia per il 2002 che per il 2003 – ma la societa’ ha un valore strategico e potrebbe avere successo nel racimolare fatturato dagli oltre 200 milioni di utenti attraverso servizi premium.
Comverse Technolgy e’ un nuovo favorito di Ross Margolies, gestore di portafoglio del Salomon Brothers Capital Fund. Margolies nota che Comverse, a $20, ha circa $7 ad azione in liquidita’ netta e sta operando decisamente in attivo. Calcola che il titolo vale almeno $30.
I $4 ad azione in contanti di BMC possono dare un po’ di supporto al titolo, che veniva scambiato la scorsa settimana a $15.
Tellabs, il produttore di apparecchiature per la telecomunicazione ed EMC hanno entrambi oltre $2 ad azione in contanti o investimenti sul loro bilancio.
Quando si guarda alla liquidita’ non si deve dimenticare di includere il debito.
Amazon.com, ad esempio, all’ultima valutazione aveva $600 milioni in contanti, ma oltre $2 miliardi di debito.
Il valore di libro puo’ essere ora una misura meno efficace nell’identificazione di potenziali affari, poiche’ i bilanci di molte societa’ sono pieni di spese straordinarie derivanti da acquisizioni.
JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq), ad esempio, e’ stato considerato all’inizio dell’anno un titolo ‘di valore’ da Standard & Poor’s perche’ veniva trattato a una frazione del suo valore di libro. Da allora, pero’, JSDU ha ascritto a perdita oltre $45 miliardi di spese straordinarie, riducendo il suo valore di libro.
Hewlett-Packard, a $18, deve ancora riprendersi dal calo netto che e’ seguito all’annuncio della fusione con Compaq il mese scorso.
Sotto vari aspetti HWP e’ attraente. Il suo valore di mercato di $35 miliardi e’ notevolmente inferiore alle vendite annue di $47 miliardi degli ultimi 12 mesi. L’attivita’ di stampanti e inchiostri di Hewlett, nonostante in attivo, e’ stata messa sotto pressione quest’anno, ma vale l’attuale prezzo del titolo HWP. Il resto della societa’, pero’, sta operando in rosso.
Se la fusione con Compaq e’ affondata dai regolatori o dagli azionisti – il che e’ dato per scontato, secondo il mercato dell’arbitraggio – HWP ne potrebbe beneficiare.
Il rifiuto dell’affare potrebbe portare alle dimissioni dell’amministratore delegato Carly Fiorina e cio’ e’ ora considerato una perdita da alcuni investitori di HWP. (Hewlett-Packard non ha voluto commentare sulla questione).
Le azioni WorldCom, a $14, si sono mantenute bene negli ultimi tempi, insieme con quelle di altre maggiori societa’ delle telecomunicazioni, poiche’ gli investitori hanno capito che la situazione finanziaria precaria dei nuovi carrier aiutera’ alla fine le societa’ piu’ solide.
WorldCom e’ anche stata aiutata dai piani di riduzione delle spese in conto capitale per generare un libero flusso di cassa per l’anno prossimo.
Gli investitori in telecomunicazioni hanno spesso valutato le societa’ in base al flusso di cassa operativo, tipicamente definito come utili prima di interssi, tasse, deprezzamento e ammortamento, o EBITDA.
Questo, pero’, spesso ignora ingenti pagamenti d’interessi e spese in conto capitale. Date le diminuzioni sui ritorni da capitale e un rinnovato interesse sulla salute del bilancio, anche le maggiori societa’ delle telecomunicazioni sono ora piu’ focalizzate sulla creazione di libero flusso di cassa.
WorldCom viene trattata a otto volte il flusso di cassa di quest’anno – tasse escluse – e circa 12 volte le previsioni sugli utili del prossimo anno. L’obiettivo di WorldCom di crescita annua del fatturato del 12%-15% potrebbe essere fuori portata, ma il suo titolo sta gia’ dando per scontato una crescita minore.
EMC e Sun – una volta membri dei presunti ‘favolosi cinque’ high-tech con Cisco Systems, Oracle e Nortel Networks – stanno entrambi arrancando.
Sun sta ora operando in rosso e potrebbe non registrare guadgni fino al trimestre del giugno 2002.
EMC, il gigante dell’archiviazione dati, soffre a causa di concorrenza, debole spesa tecnologica e riduzione dei margini di profitto. A $13, EMC sta ancora trattando a circa 70 volte gli utili previsti per il 2002 e a oltre 3 volte le vendite. Alcuni pensano che EMC trovera’ supporto a poco meno di $10.
Gap e’ sceso a $13, livello del 1995, da un massimo di $53. La societa’ potrebbe aver perso la sua magia di mercato, ma viene scambiata a 17 volte gli utili previsti per il 2002. In un clima migliore potrebbe guadagnare oltre $1 ad azione.
Advanced Micro Devices, a $10, e’ stata colpita dai tagli dei prezzi dei microprocessori della rivale Intel e ha perso quota di mercato. Ha guadagnato quasi $3 ad azione nel 2000 e dovrebbe andare in pareggio quest’anno e perdere denaro nel 2002.
AMD, pero’, potrebbe essere prossima al fondo; viene scambiata a meno di una volta le vendite e al di sotto del suo valore di libro ($11 ad azione), che nel passato ha spesso fatto da fondo al titolo.
Intel, per contro, viene scambiata a circa sei volte le vendite. Anche se stanno agendo come se AMD fosse da buttare, i maggiori produttori di computer hanno bisogno di AMD per evitare che Intel guadagni un monopolio virtuale nel mercato dei microprocessori. Questo suggerisce che AMD potrebbe sopravvivvere.