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Mercato boccia manovra: BTP/Bund a 226, e’ record

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Roma – Continua a salire il differenziale tra i rendimenti dei BTP verso quelli dei Bund. Lo spread si è di fatto portato al massimo storico dall’introduzione dell’euro, balzando fino a 226 punti base.

Carlo Aloisio, di Unicredit, commenta la situazione con il downgrade arrivato due giorni fa contro il Portogallo da parte di Moody’s. La revisione al ribasso, spiega Aloisio, ha “ricreato la speculazione sui titoli governativi e questo è chiaramente visibile nell’andamento dello spread BTP/Bund, che sta condizionando ora anche i mercati azionari.

Fragilità e timore. Sono questi, dicono i dealer a Reutrs, gli elementi alla base del clima del mercato obbligazionario italiano stamane che ha portato lo spread Btp/bund a segnare a metà seduta un nuovo record dall’introduzione dell’euro.

Pochi gli scambi, alcuni dei quali condotti da banche centrali che acquistano i titoli dei loro rispettivi paesi. “Il mercato è molto fragile. C’è gran timore di contagio. E tutto ciò si ripercuote sulla liquidità che è scarsissima e accentua i movimenti” dice un dealer.

“Non è un bel momento” dice un altro. “I più, se possono stanno alla finestra, mentre le vendite sono bilanciate da acuqisti di banche centrali”.

Il tema di fondo è quello della paura del contagio. L’abbassamento del rating del Portogallo al livello di junk “Potrebbe provocare l’uscita del Portogallo da alcuni indici e ciò potrebbe portare ad aggiustamneti che implicherebbero la necessità di portare al rialzo i rendimenti dei titoli italiani” dice uno specialist.

Dal punto di vista tecnico, i dealer segnalano sul Btp decennale, oggi al 5,16%, l’approssimarsi del livello chiave di 5,23%, il massimo toccato nell’aprile 2008. A quel rendimento, considerando un bund sostanzialmente stabile sui livelli attuali, corrisponderebbe uno spread Btp/bund a 230 pb.

Stamane il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali, su piattaforma Tradeweb è salito fino a 226,1 punti base, nuovo massimo dall’introduzione dell’euro, 6 punti base in più rispetto alla chiusura di ieri.

“Può essere che una volta toccati questi livelli, il mercato reagisca con un ritracciamento, ma molto dipenderà dall’evoluzione delle varie questioni aperte” dice un altro.

Gli occhi sono sempre soprattutto puntati su Grecia e Portogallo, ma i timori sono anche per l’Italia.

Al mercato non è piaciuta la manovra presentata dal governo ieri e che ora dovrà passare al vaglio delle Camere. Per i dealer molti i punti poco convincenti in generale, ma per quanto riguarda il mercato dei titoli in particolare, non è piaciuto il nuovo bollo sul deposito titoli, che penalizza anche la detenzione di debito italiano.

“Il governo si è tirato la zappa sui piedi penalizzando proprio il suo enorme debito che finora non ha avuto problemi a reclutare investitori, ma tra questi ultimi ora la fascia dei più piccoli potrebbe allontanarsi” dice uno strategist.

La prossima settiamna si terranno le aste su titoli brevie medio-lunghi. Stasera ci saranno gli annunci, con l’attesa di Bot annuali, Btp a 5 anni e poi un Btp lungo, a scelta tra 15 e 30 anni.