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MERCATI & CRISI: BANCHE CENTRALI PRONTE AL SALVATAGGIO

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La Bce assieme alla Fed e ad altre banche centrali dovrebbe annunciare in ottobre un piano per sostenere la liquidità sui mercati finanziari che si baserebbe sulla concessione di finanziamenti in cambio di garanzie collaterali denominate anche in valuta estera. E’ quanto afferma il Financial Times nell’ edizione tedesca, precisando ad esempio che in futuro le banche europee potranno ottenere prestiti dalla Federal Reserve offrendo collaterale denominato in euro.


Il Financial Stability Forum nello scorso aprile – rileva ancora il FT – aveva fatto riferimento alla possibilità che le banche centrali accettino garanzie collaterali denominate in valuta estera. Secondo il FT la Bundesbank e la Banca d’ Inghilterra adotteranno anch’ esse le nuove regole mentre la banca centrale svizzera è ancora incerta sul da farsi. L’ accesso alle garanzie collaterali in divisa estera dovrebbe essere temporaneo e sarà legato ad una decisione unanime da parte di tutte le banche centrali basata sul presupposto dell’ esistenza di una crisi finanziaria.

Fino ad oggi le banche centrali hanno concesso finanziamenti al sistema bancario solo in cambio di garanzie collaterali denominate in valuta domestica. Se le proposta di cui ha parlato il FT dovesse essere formalizzata, sarà possibile fra l’ altro ad una banca europea accedere alle cosiddette ‘finestre’ di liquidità predisposte dalla Fed dando in cambio collaterale espresso in euro, beneficiando del tasso di riferimento assai più basso rispetto a quello Bce.

L’ intervento è finalizzato a garantire l’ operatività bancaria normale anche in tempi di crisi ed è legato alle gravi difficoltà dei mercati originate dal dissesto del credito immobiliare statunitense ad alto rischio, che tuttora persistono. Le maggiori banche centrali finora hanno provveduto a finanziare le banche ed altri grandi soggetti finanziari con operazioni straordinarie di pronti contro termine. Di recente, inoltre, un accordo fra Fed, Bce e banca centrale svizzera ha consentito di organizzare aste di finanziamento in dollari. Secondo alcuni analisti la crisi attuale sarebbe dovuta anche all’ impossibilità da parte delle banche di ottenere fondi dagli istituti centrali dando in cambio garanzie denominate in divisa domestica.