
Legnano – Non è andato a cambiare nulla dalla partenza di settimana, con i mercati che continuano a muoversi in maniera abbastanza volatile ma che non sono stati in grado di rompere livelli di medio periodo importanti, che continuano a fare da argine della lateralità ed evitano (per il momento) la partenza di movimenti direzionali degni di attenzione.
Ieri è terminato il meeting del G20, dal quale non era atteso un nulla di fatto, ma dando un’occhiata alle agenzie e a cosa è già stato scritto, l’interpretazione che va per la maggiore vede un qualcosa di buono da questo incontro.
Monti, che ha smentito categoricamente la richiesta di aiuti da parte dell’Italia ma ha proposto il potenziale utilizzo dell’Efsf per poter acquistare i bond dei Paesi in difficoltà dal punto di vista dell’indebitamento, con il fine di mantenere i costi da pagare sul debito più bassi ed evitare che si inneschino delle spirali speculative in grado di portare i rendimenti su livelli preoccupanti per i tanto martoriati conti.
Obama si è mostrato soddisfatto dichiarando che i leader dell’eurozona hanno finalmente capito che non occorre perdere più tempo e dunque molti giornalisti hanno tratto delle conclusioni positive da questo incontro, che a nostro parere, non cambia di una virgola la situazione attuale ed i piani di azione futuri risultano essere ancora effimeri e non risolutivi.
Ci troviamo d’accordo sul fatto che bisogna agire immediatamente, ma le modalità discusse non sono certo quelle che risolveranno definitivamente la crisi.
L’unica cosa che serve è la crescita, che sia legata ad investimenti o a consumi, basta che si lavori e che si possa avere del denaro a disposizione, per, come si suol dire, far girare l’economia.
EurUsd
Tra veloci alti e bassi la moneta unica sembra ancora voler continuare un percorso di ripresa incominciato a inizio giugno. Questo fa si che i prezzi siano sempre più confinati all’interno di un canale rialzista che ha assunto le sembianze di una flag, ribassista però. Infatti se prendiamo in considerazione la tendenza negativa, e dovessimo assistere nelle prossime ore o giornata, alla rottura di 1.2575, potremmo vedere un aumento della volatilità con obiettivi posti sui minimi raggiunti a fine maggio. Se dovessimo, invece, prima assistere alla rottura di 1.28 ci troveremmo di fronte ad una negazione.
UsdJpy
La ripresa di stabilità del cambio UsdJpy fa si che quanto visto ieri sia valido anche per la giornata entrante. L’idea è che una rottura del livello di supporto di 78,50 risulterebbe molto significativo in ottica ribassista, nell’ambito della quale resta il 77,75 il target più importante. Continuiamo, invece, a rimanere molto fedeli all’area di congestione di 79.60 e alla media a 200 periodi su grafico con candele a 4 ore (oggi passante per 79.50).
EurJpy
Passano i giorni a il livello più interessante sembra ancora essere 100 figura, sul cambio EurJpy. La media a 21 periodi, su grafico daily, si trova infatti a passare esattamente su questo livello. Per anticipare un movimento al di fuori di quanto visto dobbiamo attendere una rottura di 100.80 e, sotto, una rottura di 99.40.
GbpUsd
Il cable copia fedelmente i movimenti del cambio eurodollaro e se dovessimo assistere ad una rottura di 1.5750 potremmo aspettarci il raggiungimento di 1.58 figura nell’immediato futuro. La tendenza positiva continua ad essere supportata da una precisa trendline che indica l’importantissimo livello di 1.56 come supporto.
AudUsd
Il cambio AudUsd si sta sempre più avvicinando al livello di svolta più interessante nel medio-lungo periodo. Un grafico giornaliero, infatti, indica in 1.02 il prossimo livello di resistenza, in grado idealmente di separare i momenti storici del cambio da inizio anno. Il livello è inoltre confermato dal 50% di ritracciamento del movimento in calo compiuto fra 1.0850 e 0.9590.
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