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MERCATI USA: LA CAPITOLAZIONE DEVE ANCORA ARRIVARE

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Gli operatori sono concordi nel dire che il mercato azionario non terminera’ la caduta fino alla capitolazione degli investitori.

Di solito la capitolazione significa che gli investitori hanno perso la fiducia e abbandonano il mercato, mettendo quindi fine alle vendite di massa, e questo secondo il Wall Street Journal pare non sia ancora avvenuto.

“Le uniche capitolazioni totali dal 1982 sono state nel 1987 e 1998 – ha commentato Jim Paulsen di Wells Capital Management – anche se abbiamo assistito a varie capitolazioni di settore”.

Purtroppo, pero’, la capitolazione viene interpretata in modo diverso da diverse persone e non significa sempre che il mercato abbia toccato il fondo.

Dal punto di vista psicologico la capitolazione significa che gli investitori sono totalmente disgustati dal mercato, ma e’ piuttosto difficile da determinare. “Si deve vedere se il sentiment e’ completamente distrutto”, ha commentato Tobias Levkovich di Salomon Smith Barney.

“Per il momento, pero’, c’e’ ancora il desiderio di acquistare in high-tech – ha continuato Levkovich – Quindi non siamo ancora alla completa capitolazione”.

Almeno dal punto di vista tecnico. Il volume delle contrattazioni non ha infatti raggiunto i massimi nemmeno con la perdita del Dow Jones Industrial Average di 436 punti lunedi’ e di 317 punti mercoledi’, e le vendite non sembrano toccare l’intero mercato, ma piuttosto titoli tecnologici e delle telecomunicazioni.

Il rapporto tra il volume dei titoli in discesa e quelli in aumento e’ a livelli piuttosto alti – sul Nyse 8 a 1 mercoledi’ e 12,1 a 1 lunedi’ – ma ben lontani dai livelli visti in passato.

Il 19 ottobre 1987, quando il Dow ha perso il 22,6%, la proporzione era di 533,4 a 1 e il 27 ottobre 1997, all’inizio della crisi finanziaria asiatica, il rapporto era di 168,1 a 1.

Gli investitori sembrano preoccupati, ma non tanto quanto durante l’estate del 1998 a causa della crisi russa e del crollo dell’hedge fund Long-Term Capital Management.

Allora l’indice sulla volatilita’ calcolato dal Chicago Board Options Exchange aveva raggiunto quota 55, mentre lunedi’ scorso il VIX – che misura il prezzo che gli investitori sono disposti a pagare per opzioni che permettono di vendere un titolo a un prezzo determinato entro un certo periodo di tempo, proteggendosi quindi dal calo – e’ salito del 9% a quota 35.

Molti ‘trader’ hanno chiamato gli ultimi giorni lo sciopero degli acquirenti perche’ nonostante alcune vendite i prezzi sembrano calare per mancanza di acquirenti.

Durante una vera capitolazione, invece, si assite alla vendita in massa.

Alcuni analisti ritengono pertanto che la capitolazione non sara’ generale questa volta e che anche il settore tecnologico potrebbe non essere colpito dalla mazzata fianle.

“La vera capitolazione potrebbe essere gia’ avvenuta nel febbraio del 2000”, ha commentato il direttore degli investimenti di Wells Capital, “la maggior parte dei titoli del Nyse erano in caduta libera nei primi 60 giorni dell’anno scorso”.

Senza capitolazione, pero’, gli investitori non avranno il segnale che aspettavano per tornare sul mercato e il tanto atteso rally potrebbe non verificarsi.