Società

MERCATI USA GIU’
CON DATI MACRO E GUERRA

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I mercati americani cedono terreno per la seconda seduta consecutiva con il Dow Jones che si porta abbondantemente sotto quota 7.800 e il Nasdaq che oscilla sopra e sotto i 1.300 punti. In lieve salita rispetto a ieri – ma comunque bassi – i volumi di scambio

Partiti in calo sulla scia delle crescenti tensioni internazionali e di notizie societarie miste, i listini Usa hanno accelerato al ribasso dopo il dato sulla fiducia dei consumatori di febbraio, scesa a 64 punti, il livello piu’ basso in quasi dieci anni.

Immediato e’ stato anche l’arretramento del dollaro rispetto all’euro.

“Credo che attualmente gli investitori siano piuttosto avviliti e in effetti ci sono una sfilza di motivi per esserlo – ha dichiarato Brian Pears, capo del trading per Victory Capital Management – nelle ultime settimane sono state le tensioni geopolitiche a colpire i mercati e qualsiasi altra notizia che porta incertezza sulla ripresa contribuisce a indebolire gli indici”. Secondo gli esperti, del resto, a colpire la fiducia dei consumatori sarebbe stata proprio la preoccupazione di un conflitto in Iraq.

Migliore delle attese, ma poco considerata, la vendita case esistenti di gennaio, con il settore immobiliare che continua a confermarsi il settore piu’ forte dell’economia.

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IL FRONTE INTERNAZIONALE

A sorprendere ed allarmare gli investitori fin dal primo mattino, la notizia che la Corea del Nord ha lanciato un missile nel Mar del Giappone, provocando uno stato di allerta militare in Corea del Sud. Il segretario di Stato Usa Colin Powell, tuttavia, ha sminuito l’accaduto: non è stato “niente di scioccante né di sorprendente” ha detto. Si tratterebbe, secondo Powell, di «un vecchio sistema d’arma» lanciato in esercitazioni di routine. Il test militare sarebbe stato “innocuo”. La notizia ha trascinato in forte ribasso le borse asiatiche.

A preoccupare il mercato fin da ieri sera, sono poi le dichiarazioni di Saddam Hussein che in un’intervista alla CBS, ha sfidato Bush a partecipare ad un confronto live internazionale e ha nettamente negato che i missili iracheni al-Samoud stiano violando gli ordini dell’Onu precisando che non intende distruggerli o impegnarsi a distruggerli come richiesto dal capo degli ispettori Onu Hans Blix.

Intanto, sempre ieri sera, cercando l’approvazione per una azione militare contro l’Iraq, Stati Uniti, Gran Bretagna e Spagna hanno presentato una nuova risoluzione all’Onu, dichiarando che Saddam Hussein ha perso “l’occasione finale” di disarmare il Paese pacificamente. L’ asse Francia-Germania-Russia ha sottoposto la sua proposta alternativa per disarmare l’Iraq.

IL FRONTE SOCIETARIO

Tra i settori che oggi raccolgono i giudizi positivi degli analisti, vanno citati i petroliferi (XOI) anche se tuttavia, dopo una partenza in guadagno registrano attualmente performance deboli. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le stime 2003 dei gruppi del settore e suggerito l’acquisto di: BP p.l.c. (BP – Nyse), TOTAL Fina Elf (TOT – Nyse), ConocoPhillips (COP – Nyse), Murphy Oil (MUR – Nyse) e Sunoco (SUN – Nyse).

Occhio anche alla performance brillante del gruppo energetico El Paso (EP – Nyse) che guadagna oltre l’8% dopo aver annunciato di aver realizzato significativi progressi nel piano operativo e finanziario del 2003. Tra questi, l’accordo per la vendita di asset di gas naturale a Chesapeake Energy (CHK – Nyse) per un valore di $500 milioni.

Tra gli altri titoli consigliati oggi dagli esperti e che segnano buoni rialzi, c’e’ il colosso della difesa Lockeed Martin (LMT – Nyse). Morgan Stanley suggerisce di tenere d’occhio il titolo. L’indice di settore DFX
riesce a mantenersi in leggero rialzo.

Deutsche Bank fa poi notare la condizione di ‘ipervenduto’ del titolo del colosso media e Internet AOL Time Warner (AOL – Nyse) scatenando subito gli acquisti (+1,9%).

Sul fronte ribassista, segnaliamo invece il calo del settore retail (RLX), sulla scia dei risultati nettamente sotto le previsioni per le vendite comparate settimanali monitorate dal sondaggio Bank of Tokyo Mitsubishi/UBS Warburg. Cede anche Home Depot (HD – Nyse) nonostante abbia battuto le aspettative sugli utili. Bene invece Federated Department (FD – Nyse).

In rosso anche i chip (SOX) e networking (NWX), dopo il downgrade su Nvidia (NVDA – Nasdaq), la revisione al ribasso per le stime di Tellabs (TLAB – Nasdaq) e i dubbi sui risultati di Cisco Systems (CSCO – Nasdaq).
In rosso anche Intel (INTC – Nasdaq).

Le notizie appena confermate sui problemi contabili di Qwest (Q – Nyse) portano poi in calo le tlc (XTC).

Ondata di vendite anche sul settore aereo (XAL) dopo che l’agenzia di rating Fitch ha sforbiciato la valutazione sul credito non garantito della compagnia aerea Northwest Airlines (NWAC – Nasdaq) da “B+” a “B”. In rosso anche UAL (UAL – Nyse), AMR (AMR – Nyse) e Continental (CAL – Nyse).

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