Società

MERCATI USA:
LA CAPITOLAZIONE
E’ AVVENUTA

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Il volume delle contrattazioni di giovedi’ al NYSE puo’ essere considerato una capitolazione e una forte indicazione che i titoli azionari stiano per toccare il fondo.

Naturalmente il raggiungimento del fondo e’ un processo e non un evento, ma il volume di giovedi’ suggerisce che il processo e’ molto avanzato.

Il volume di giovedi’ sembra infatti essere il terzo piu’ alto livello dopo le giornate del 3 e 4 gennaio quando gli investitori stavano ponderando il taglio dei tassi a sorpresa della Fed.

La combinazione del crollo del mercato durante la giornata, la successiva ripresa e l’alto volume hanno tutte le caratteristiche di una capitolazione.

Inoltre il rafforzamento dei titoli Nasdaq e’ un segnale che sia le vendite forzate che quelle emotive si stanno riducendo, almeno per il breve termine.

Per il mercato obbligazionario, che dipende dalla debolezza del mercato azionario per mantenere i rendimenti correnti, potrebbe ora presentarsi un’inversione di tendenza.

I rendimenti del Tesoro dovrebbero ora aumentare e le obbligazioni aziendali migliorare.

L’andamento delle contrattazioni di giovedi’ ricorda la capitolazione del primo settembre 1998, con la differenza che giovedi’ il Dow non ha guadagnato come allora.

Il raggiungimento del fondo in quella data e’ stata una classica liquidazione da capitolazione.

Il Dow aveva continuato la discesa iniziata il giorno precedente quando aveva perso 512 punti (-6,3% a 7539,07) ed era sceso al minimo per l’anno di 7400,03. Dopodiche’ era risalito per l’intera giornata, chiudendo in aumento quasi di 300 punti.

Da notare che il volume degli scambi, in quella data, era stato straordinariamente elevato, raggiungendo il record di 1214 miliardi di azioni. Nei sei mesi precedenti quel record il volume medio di contrattazioni era di 628 milioni di azioni. L’aumento del 100% del volume era una classica capitolazione poiche’ era dovuta alla combinazione di liquidazioni in massa e a nuovi acquisti.

Il volume degli scambi era stato cosi’ alto che quel record e’ stato superato solo il 17 dicembre 1999.

E’ sempre pericoloso supporre che il mercato abbia raggiunto il fondo quando la tendenza e’ decisamente al ribasso. E’ pero’ razionale considerare giornate come quella di ieri parte del processo. Toccare il fondo e’ infatti un processo, non un evento.

*Anthony Crescenzi e’capo analista della divisione Capital Markets presso la boutique finanziaria newyorkese Miller, Tabak & Co. E’ anche amministratore delegato del sito Bondtalk.com.