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MERCATI: SMALL CAP GROWTH A UN PUNTO DI SVOLTA

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L’area ‘growth’ del mercato azionario potrebbe essere vicina a un punto di svolta. Lo sostiene Richard Driehaus, fondatore del Driehaus Capital Management, societa’ di gestione specializzata in small e mid cap growth.

Nel corso di una colazione ospitata al St. Regis Hotel di Manhattan, Driehaus ha fatto il punto sul settore, con dati e grafici alla mano, e ha suggerito che potrebbe presto iniziare una fase di crescita sostenuta.

Le societa’ nel mirino di Driehaus hanno la caratteristica di avere bassa capitalizzazione di mercato, tassi di crescita elevati di utili e fatturato e di trattare con P/E (rapporto prezzi/utili) relativamente alti.

Le valutazioni di questo segmento, osserva Driehaus, negli ultimi mesi hanno raggiunto livelli particolarmente bassi. Il rapporto tra i P/E del Russell 2000 Growth index e del Russell 2000 Value index ha raggiunto quota 1.18, il minimo da aprile ’88. Il valore, inoltre, e’ vicino ai minimi storici, raggiunti nel corso dello stesso anno. Un quadro simile emerge anche se si fa riferimento ad altri multipli, come il price-to-sales (rapporto prezzo/vendite) e il price-to-book (rapporto prezzo/valore di libro).

A favore dell’area growth, aggiunge il gestore, depongono anche alcune considerazioni sulle performance relative. Driehaus crede nella ciclicita’ del mercato e nell’inversione dei trend. Lo stradominio del segmento value registato nel breve, medio e lungo periodo, a suo giudizio, segnala che il ciclo di sovraperformance potrebbe essere pienamente maturo e vulnerabile di un peggioramento significativo.

Interessanti anche alcuni segnali emersi dagli indicatori di sentiment. Diverse ricerche diffuse a luglio da banche d’affari e broker suggeriscono che, sulla base di un’ampia gamma di fattori tecnici e fondamentali, l’area growth potrebbe essere vicina a un bottom rispetto a quella value.

Un indice di questo trend, afferma Driehaus, e’ il miglioramento della performance (relativa e assoluta) dei prodotti piu’ aggressivi del Driehaus Capital Management, come quelli focalizzati su small e micro cap. Il buon andamento registrato di recente da tali prodotti segnala una crescita di “agressivita’” dell’intero mercato azionario.

Se Driehaus avesse ragione, le posibilita’ di guadagnare sarebbero davvero interessanti. L’ultima volta che c’e’ stato un punto di svolta significativo favorevole al segmento growth e’ stato a settembre del ’98: nel periodo fino a febbraio 2000 la crescita del Russell 2000 Growth index e’ stata del 138% contro il +17% dell’area value. In quello stesso periodo, la strategia seguita da Driehaus ha portato a rendimenti astronomici.

Bisogna tuttavia sottolineare che negli anni successivi alla bolla speculativa di Wall Street le performance sono state deludenti. Giusto per mettere le cose in prospettiva, il Driehaus Small Cap Growth dalla data di lancio, gennaio ‘80, fino a luglio 2005 ha realizzato renimenti medi annui del 19.6% e un rendimento cumulato del 9447%. Negli ultimi 5 anni, pero’, il rendimento annuo medio e’ stato di –15.1%.

In sostanza, dall’intervento di Driehaus e dalla valutazione delle performance emerge che puntare sui titoli growth e’ una strategia che paga (e tanto!) se il mercato e’ orientato in senso favorevole. E’ una strategia che rischia di non portare frutti se il mercato snobba l’area growth.

Gli investitori, quindi, dovrebbero valutare bene che aria tira prima di effettaure una scelta cosi’ aggressiva. O dovrebbero puntare in questo segmento una parte non significativa del proprio capitale, un livello da incrementare via via che le cose migliorano.

Driehaus ritiene che il mercato in generale nei prosimi mesi si muovera’ in direzione laterale. Numerosi fattori, come petrolio, tassi d’interesse, disequilibri economici e soprattutto bolla delle case, dovrebbero frenare eventuali fughe al rialzo dei listini. Ma i segnali incoraggianti che provengono dall’area growth dovrebbero consentire alla sua strategia di superare le secche di un mercato che resta confinato in trading range.

Soprattutto se il focus dell’investimento, come raccomanda Driehaus, si sposta a una dimensione internazionale. Le aree geografiche preferite dal gestore sono India, Cina, Germania, Giappone ed Europa dell’Est. I settori sovrapesati sono Energia (compresa quella alternativa), Sanita’ e alcune nicchie della Tecnologia. Meglio evitare Finanziari e Consumi Ciclici.

Interessanti anche gli interventi effettuati dagli analisti di Driehaus, che hanno elencato alcuni titoli tecnologici che a loro giudizio hanno ottime prospettive di crescita. Tra questi, Itron (ITRI), Trident Mycrosystems (TRID), Genesis Microchip (GNSS), O2 Micro International (OIIM), Microsemi (MSCC), Navteo (NVT).

* Americo Pietropaolo e’ analista finanziario di Wall Street Italia.