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Mercati sfiduciati. Ancora sell in Asia

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Bangkok – Proseguono i sell nelle contrattazioni asiatiche, nonostante i segnali lanciati dai leader mondiali (Bce, Eu e G7), che hanno annunciato interventi sul mercato tramite l’acquisto di bond e l’immissione di liquidita’ per fermare il crollo delle borse. Fiducia degli investitori ancora in calo, con il rischio recessione per gli Stati Uniti, la più grande economia al mondo, colpita nel fine settimana dal downgrade da parte di Standard & Poor’s. In aggiunta, mercato ancora incerto sulla situazione europea e sull’andamento di Spagna e Italia, dopo che la Bce ha annunciato di voler comprare bond dei due paesi, fortemente colpiti in questi giorni.

Si punta con sempre più forza sui preziosi e l’oro sfora quota $1.700, ora a $1.713; in forte rialzo anche l’argento. Energetici in calo, con il Wti sotto $84. Nuovo record per il franco svizzero contro il dollaro. Eurodollaro in calo a $1,4340.

L’indice Down Jones Asian Titans della regione perde il 2,67%. Nikkei (-2,18% in chiusura), Seul (-3,53%), Sydney (-2,73%), Hong Kong (-3,85%), Shanghai (-3,43%), Singapore (-4,65%).

Il dollaro raggiunge i minimi record sul franco svizzero in apertura e va a toccare CHF0,7485, per poi risalire a CHF0,7536 (-0,36%). Il biglietto verde scambia sull’euro a $1,4340 (-0,31%). Dollaro sullo yen a ¥77,85 (-0,33%). La valuta nipponica prende forza anche sulla moneta unica, ¥111,62 (-0,59%).

“Il dollaro ha registrato un momento iniziale di debolezza su yen e franco svizzero, ma queste perdite sono state contenute dal rischio di un intervento”, ha detto a Bloomberg John Horner, strategista nel valutario per Deutsche Bank AG a Sydney.

Commodities, prosegue il calo generalizzato delle materie prime a beneficio dei preziosi, con l’oro che raggiunge nuovi record dopo il taglio del merito di credito degli Stati Uniti. Wti ($83,55, -3,83%), Brent ($106,07, -3,02%), oro ($1.713,00, +3,7%), argento ($40,20, +5,21%) e rame ($4,081, -0,87%). “Ci sono pochi asset in cui puoi trovare riparo al momento … e tutti questi stanno facendo bene. L’oro è uno dei vincitori perchè non c’è nessuna banca centrale che sta vendendo,” ha detto a Reuters Greg Gibbs, strategista per RBS a Sydney.

I futures sul Dow Jones Industrial Average cedono 189 punti (-1,7%), a 11.213, mentre quelli sul Nasdaq l’1,5%. Gli investitori sembrano essersi posizionati per assorbire l’impatto negli Stati Uniti della perdita del rating AAA, annunciato da S&P. Alan Greenspan, in precedenza chairman della Fed, ha detto: “Considerando il calo della scorsa settimana, sembra improbabile, secondo quanto ci insegna la storia, che i titoli non registrino ancora dei ribassi”.

“Chiaramente, il downgrade degli Stati Uniti è un evento simbolico e di portata storica”, ha detto a Reuters Paul Sheard, economista capo di Nomura.

“Non c’è stata ancora alcuna misura concreta annunciata dal G7, ma la conference call da sola è riuscita a dare al mercato un impressione favorevole che si interverrà per contrastare la volatilità nel mercato valutario”, ha detto a Bloomberg Daisaku Ueno, presidente di Gaitame.com Research Institute Ltd. a Tokyo. “Si sono ridotti gli acquisti di yen contro il dollaro”.

“Il downgrade degli Stati Uniti sembra essere stato già scontato dal mercato, ma provoca maggiore incertezza e indica al paese la necessità di tagliare ulteriormente la spesa pubblica. In aggiunta, riduce la fiducia nell’azionario”, ha detto Shane Oliver, a capo della strategia di investimento per AMP Capital Investors a Sydney.