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MERCATI: SEGNALI MOLTO PREZIOSI DALL’EUROSTOXX

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(WSI) – I comparti relativi all’indice Eurostoxx che in termini di media / varianza (rendimento / rischio) hanno evidenziato nell’ultimo periodo la migliore performance sono quello alimentare, quello del settore finanziario, il chimico, quello assicurativo e quello dell’energia. Nelle parti basse della classifica si collocano la tecnologia, le telecom ed i media (ma anche le costruzioni ed i materiali di base).

Dall’analisi di questi dati si potrebbe dedurre che il mercato non sta scontando una fase di alta crescita del ciclo economico, e quindi dei profitti delle aziende e di rialzo della borsa. Piuttosto si attende un periodo di crescita moderata o negativa (l’eccezione nel comportamento del comparto dell’energia, che usualmente si trova nei primi posti della classifica quando all’orizzonte si prospetta un livello elevato della domanda, e quindi implicitamente della crescita, si può spiegare con il prezzo del petrolio ancora su valori record anche nell’ottava appena conclusa).

Di converso, se la fiducia nella crescita futura riuscisse ad avere ragione dei dubbi degli operatori sarebbe probabile anche una rotazione settoriale che porterebbe i comparti attualmente meno brillanti in termini di media / varianza nelle prime posizioni.

Per l’investitore domestico che volesse mantenere un portafoglio di investimento che rispecchi la attuale classifica dei singoli comparti è necessaria un po’ di intraprendenza: nella lista dei titoli che compongono il settore alimentare ad esempio non vi sono nomi italiani, quindi sarà necessario rivolgere l’attenzione all’estero, verso Nestlè o Danone.

In particolare il secondo di questi titoli mostra un quadro grafico molto interessante: dopo aver completato con il rialzo di febbraio al di sopra dei 73 euro la figura a testa spalle rialzista disegnatasi a partire dall’ottobre 2001, Danone sembra infatti indirizzato almeno verso i massimi dell’estate 2001, in area 81,50 euro.

Per quello che riguarda invece il settore finanziario, l’unico titolo domestico incluso nel paniere è Banca Fideuram. Attualmente questo titolo può contare sul sostegno offerto dal doppio minimo di area 3,85, disegnato a marzo, per tentare un nuovo assalto alle resistenze di area 4,40, quota critica di medio termine, ostacolo superato il quale potrebbe avere senso intervenire anche in ottica di investimento.

Le cose stanno in modo diverso quando si viene al comparto dell’energia, dove per l’Italia possono scendere in campo Eni e Saipem. Eni in particolare con il superamento dei 20,60/70 euro avvenuto il 7 aprile ha confermato la buona salute del trend rialzista in atto dai minimi di settembre 2003, prospettando almeno il raggiungimento del limite superiore del canale tracciato da quei livelli, resistenza in area 21,30 euro.

Ancora una volta si incontrano invece problemi nel caso si voglia inserire in portafoglio un rappresentante della chimica: l’Italia non offre alternative ed è quindi necessario guardare all’estero, come ad esempio alla Germania con Basf, titolo che a febbraio, dopo un tentativo fallito a inizio gennaio, è riuscito a lasciarsi alle spalle i massimi del gennaio 2000. La flessione vista nelle ultime settimana sembra avere caratteristiche correttive, e solo la violazione del supporto a 53 euro proverebbe il contrario. Fino a quel momento non solo è probabile un nuovo test dei massimi di area 58, ma anche il raggiungimento di un nuovo top verso quota 60,50 euro.

Ed a quali condizioni invece i settori ed i singoli titoli oggi più penalizzati dalla valutazione media / varianza tornerebbero a dimostrarsi interessanti? Nel caso di Telecom Italia se da un lato è confortante il fatto che la discesa avviata con il top di gennaio si sia limitata a ritracciare il 50% del rialzo dai minimi di agosto, mantenendosi quindi in un ambito correttivo, dall’altro sarà necessario il superamento dei precedenti massimi di inizio anno per cancellare il segnale negativo inviato con la violazione della media mobile a 100 sedute, avvenuto a febbraio.

Solo oltre quota 3,20 euro quindi il titolo tornerebbe a fornire buone prospettive di crescita, con obiettivi a 3,95, 4,15 ed eventualmente 4,70 euro. Fino a che area 3,20 non sarà alle spalle tuttavia il comparto in generale e Telecom in particolare dovrà essere considerato con cautela, ed eventuali posizioni al rialzo dovranno essere protette dalla applicazione di uno stop loss (discese sotto 2,75 ad esempio potrebbero segnalare la ripresa del trend ribassista, con obiettivo a 2,40/50 euro almeno).

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