Mercati nervosi per recessione Italia e rapporti Cina – Usa

di Daniele Chicca
Pubblicato 8 Febbraio 2019 • Aggiornato 13 Febbraio 2019 15:00

Wall Street in ribasso ed Europa che estende le perdite sul finale: è una brutta seduta quella con cui si conclude la settimana in Borsa. Il nervosismo, spinto dai mancati progressi sui fronti caldi guerra commerciale e Brexit, da entrambe le sponde dell’Atlantico manda in rosso i listini principali. I cali di Dow Jones, Nasdaq e S&P 500 alla Borsa Usa sono di circa mezzo punto percentuale. Analogo l’andamento in Europa di Ftse MIB (-0,65%) e indice paneuropeo EuroStoxx 600 (-0,5%).

A Piazza Affari schiacciato in coda al listino è il titolo Unipol, che ha perso il 5,4% dopo la pubblicazione dei conti d’’esercizio. Male anche Ubi Banca, nonostante il profitto più convincente in 10 anni. Nessun rimbalzo per FCA dopo il tonfo di ieri, anzi, fa -2,9%. Vola Bper (+8,83%) sulla scia del miglior utile della sua storia. Guadagni più contenuti per Amplifon e Moncler.

Tregua commerciale sempre più improbabile

Con ogni probabilità i presidenti di Cina e Stati Uniti, Xi Jinping e Donald Trump. non si vedranno prima di marzo, data della fine della tregua commerciale tra i due paesi. La crisi sta già facendo danni, sia nel settore automobilistico sia alimentare. I prezzi bassi delle materie prime e le tensioni commerciali stanno mettendo per esempio sul lastrico diverse imprese agricole Usa. A trarre giovament dal nervosismo sono i beni rifugi come i Bond di Germania e Usa. I tassi dei Bund si avvicinano allo zero mentre quelli dei Treasuries Usa decennali sono sui minimi settimanali.

In Italia su Piazza Affari pesa il calo delle banche, sfavorito dai dati Istat che hanno confermato la recessione nell’ultimo trimestre del 2018. La notizia ha anche avuto un impatto negativo sui titoli del debito italiani, ampliando lo spread di rendimento tra Italia e Germania. L’indice paneuropeo EuroStoxx 600 non perde troppo terreno, ma quasi tutte le Borse e i settori della regione scambiano in rosso. Il comparto più colpito dalle vendite in Italia è quello bancario, per via della recessione, mentre in Europa è quello automobilistico.

Il motivo principale dei ribassi delle compagnie automobilistiche è legato al temuto deterioramento dei rapporti tra le due principali economie al mondo. Gli investitori dubitano che Usa e Cina trovino un accordo prima del 2 marzo. Se non succederà, scatteranno immediatamente nuovi dazi Usa sui beni importati dalla Cina. Inoltre Donald Trump, citando rischi per la sicurezza nazionale, potrebbe firmare un ordine che metterà al bando le apparecchiature e componenti tlc cinesi, impedendo l’accesso alle reti wireless americane.

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Daniele Chicca 8 Febbraio 201912:56

Le Borse mondiali sono in calo per la terza seduta di fila e sono destinate a registrare la prima perdita settimanale su sette. Gli investitori sono innervositi dall’inasprimento dei rapporti commerciali tra Cina e Usa, con l’ipotesi di tregua prolungata che si allontana. Trump ha detto che un incontro con il presidente cinese Xi è “improbabile”. Un altro timore riguarda la frenata dell’attività economica mondiale, in Cina e in Europa, per esempio.

Daniele Chicca 8 Febbraio 201912:59

Sul Forex la sterlina sta per chiudere la settimana con la prova settimanale peggiore da ottobre. Pesano l’impasse sulla Brexit e il clima pessimista sulle prospettive economiche dopo che la Bank of Englannd ha tagliato le stime. I cali odierni sono lievi: la divisa è in calo dello 0,2% sul dollaro al momento a quota 1,1324 dollari e dello 0,1% sull’euro €1,1324. Ma da lunedì la sterlina ha accumulato ribassi superiori all’1% nei confronti di entrambe le valute rivali.

Daniele Chicca 8 Febbraio 201913:02

Sul Forex la sterlina sta per chiudere la settimana con la prova settimanale peggiore da ottobre. Pesano l’impasse sulla Brexit e il clima pessimista sulle prospettive economiche dopo che la Bank of Englannd ha tagliato le stime. L’andamento odierno è incerto e anche ai minimi di seduta i cali sono lievi: la divisa ha toccato meno 0,2% sul dollaro al momento a quota 1,1324 dollari e dello 0,1% sull’euro €1,1324, prima di recuperare (vedi grafico). Ma da lunedì la sterlina ha accumulato ribassi superiori all’1% nei confronti di entrambe le valute rivali.

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