Un nuovo studio butta all’aria la teoria dei mercati efficienti – l’ipotesi cioe’ che i titoli azionari riflettano in maniera efficiente tutte le informazioni provenienti dall’esterno.
“Good day sunshine: stock returns and the weather” dei professori di finanza David Hirshleifer dell’Ohio State University e Tyler Shumway dell’universita’ del Michigan ha rilevato infatti che i mercati azionari vanno in rialzo piu’ spesso nelle giornate di sole che in quelle con cielo coperto.
Lo studio, che ha esaminato 26 borse mondiali tra il 1982 e il 1997, ha scoperto che gli effetti positivi delle buone condizioni atmosferiche si verificano virtualmente su ogni mercato e che il New York Stock Exchange e’ uno dei mercati piu’ influenzati dal tempo, insieme con quelle di Brussels, Parigi, Vienna e Helsinki.
Da un punto di vista pratico, secondo i calcoli dei due professori americani, si potrebbe investire sui future degli indici azionari e giocare al rialzo per i mercati che iniziano la giornata sotto il sole e al ribasso per quelli con cattivo tempo.
L’elemento piu’ importante dello studio e’ pero’ la dimostrazione che l’umore degli investitori puo’ aver effetti notevoli sull’intrepretazione degli sviluppi economici – quando c’e’ il sole si guarda con piu’ ottimismo alle notizie economiche della giornata – e che quindi l’obiettivita’ e’ rara tra gli investitori.