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MERCATI: MOMENTI DI ECCEZIONALE TENSIONE

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono risultati in lieve rialzo ad eccezione della parte a breve termine della curva che ha registrato un calo, portando lo spread 2-10 anni in rialzo a 38 pb. Continua a salire il differenziale sul decennale Italia-Germania e Grecia-Germania a 77 pb e 84 pb rispettivamente. Al fine di calmierare le tensioni sul monetario e migliorare la liquidità sui mercati, la Bce congiuntamente alla Fed, Banca Svizzera e Boj ha deciso di iniettare 40 Mld$ in fondi overnight.

Ieri il tasso Euribor tre mesi è stato fissato a 4,99%, il livello più alto dal 2000, a conferma di come le tensioni restano ancora elevate. Il tasso decennale potrebbe continuare a mantenersi in prossimità del 4% a causa di un problema di carry negativo che porta gli investitori a preferire titoli statunitensi di pari scadenza.

Negli Usa ancora una giornata di forti tensioni sui mercati azionari con l’indice S&P500 in calo del 4,71%, lo stesso livello di perdita giornaliera dello scorso lunedì. Il salvataggio di AIG da parte della Fed non è stato sufficiente a tranquillizzare almeno temporaneamente gli operatori, che anzi hanno preso di mira le due ultime banche di investimento Usa Goldman Sachs e Morgan Stanley, che hanno chiuso con perdite rispettivamente del 13% e del 24%.

Gli operatori stanno puntando sul fatto che le turbolenze sul mercato monetario potrebbero mettere in difficoltà le banche di investimento, dal momento che queste ultime non beneficiano di una raccolta diretta mediante depositi. Questa mattina il Wsj riporta la notizia di negoziati in corso per un’ipotesi di fusione con Wachovia, banca commerciale Usa attualmente con capitalizzazione di circa 20Mld$. Inoltre emergono anche indiscrezioni di ipotesi di fusione anche per Washington Mutual, la principale cassa di risparmio Usa ed in questo caso i nomi che emergono sulla stampa Usa sono Wells Fargo e Citigroup.

Di fronte a tali avvenimenti sono stati adottati diversi provvedimenti di urgenza: 1) la Sec ha ripristinato da oggi il divieto di vendite allo scoperto senza preventiva presa in prestito dei titoli su tutti i titoli del listino. Inoltre la Sec ha annunciato di prendere in considerazione l’ipotesi di rendere obbligatoria la diffusione delle posizioni corte (ossia in vendita) da parte degli hedge fund;

2) questa mattina la Fed ha annunciato di avere ampliato sensibilmente l’ammontare delle operazioni di swap con le altre banche centrali mondiali portandolo a 180Mld$, con lo scopo di cercare di garantire nel miglior modo le esigenze di finanziamento in Dollari. Nel frattempo, i continui interventi sul mercato monetario insieme al recente prestito ad Aig, hanno gradualmente eroso i margini di manovra della Fed stessa costringendo il Tesoro ad annunciare emissioni straordinarie di titoli a brevissimo termine per rifinanziare la Fed.

Ieri è stata effettuata un’emissione da 40Mld$ e nel corso della settimana ve ne saranno altre per un ammontare complessivo di 100Mld$. All’11 settembre il bilancio Fed contemplava 906Mld$ di attivo di cui circa 480Mld$ rappresentati da Treasury. I timori tra gli operatori hanno comportato una fuga verso i titoli del tesoro a brevissimo termine, portando i tassi sul titolo a 3 mesi prossimi allo 0%, il minimo dal 1940. Sul fronte dei dati macro l’apertura di nuovi cantieri è arrivata ad agosto ai minimi degli ultimi 17 anni. Per oggi il supporto sul decennale si colloca al 3,25%.

Valute: Dollaro in deprezzamento questa mattina verso Euro sfiorando quota 1,44. Il biglietto verde è al momento sottoposto a due forze uguali e contrarie: da un lato la possibile apertura verso l’ipotesi di taglio dei tassi Bce e dall’altro le notizie negative sul fronte finanziario Usa che aumentano i timori sulle possibili ripercussioni sull’interno sistema paese. Di fondo il peggioramento del bilancio Fed e di quello del tesoro potrebbe essere il tema di riferimento in futuro, sebbene ancora non nel brevissimo termine. La resistenza di breve si colloca a 1,4420. Yen in apprezzamento sui mercati valutari sulla scia dell’aumento delle tensioni finanziarie. Verso Dollaro il supporto di riferimento si colloca a 103,50, il successivo a 102,80. Verso Euro il supporto si colloca a 147 circa.

Materie Prime: in rialzo il greggio Wti che si è riportato in prossimità dei 96$/barile sulla scia del forte calo delle scorte Usa e del deprezzamento del Dollaro. Il movimento potrebbe essere dovuto a ricoperture tecniche dopo i forti ribassi delle ultime settimane. Negativi i metalli industriali dopo i dati immobiliari Usa peggiori delle attese. Fortissimo rialzo per i metalli preziosi diventati interessanti in ottica di beni rifugio nei momenti di turbolenza. L’argento è cresciuto dell’11%, l’oro del 9%. Tra gli agricoli in forte rialzo grano (+5,2%) e mais (+4,1%).

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