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MERCATI: IL TUNNEL E’ LUNGO E L’USCITA DALLA CRISI SARA’ LENTA

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(WSI) – L’ uscita dal tunnel della recessione non sarà veloce. E i primi segnali di ripresa dell’economia statunitense si manifesteranno non prima del secondo semestre del 2009».
Janwillen Acket , a capo della ricerca economica della casa di investimento elvetica
Julius Baer , prevede un miglioramento molto graduale e diluito nel tempo delle economie avanzate.

Che cosa distingue la recessione attuale dalle precedenti?
«I cicli economici sono più smussati rispetto al passato e non penso che le economie di Europa e Stati Uniti subiranno un calo superiore allo 0,5% nel corso del 2009. Non vedremo, in altri termini, diminuzioni del Pil dell’ordine del 3%, come avvenne negli anni Settanta ».

Non ci sarà dunque una recessione globale…
«La crescita mondiale nel 2009 rallenterà al 2%, ma non andrà in territorio negativo. Una ripresa più decisa si manifesterà soltanto nel 2010 quando l’economia americana tornerà a un tasso di circa il 2,5%, valore che tuttavia è pari alla metà del suo potenziale naturale ».
Possiamo considerarla un’analisi rassicurante?
«Solo in parte. La crisi finanziaria senza precedenti, e assolutamente non prevista, che ha toccato il suo massimo in settembre con il fallimento di Lehman Brothers lascerà una traccia duratura».

In quali termini?
«L’economia mondiale ha bisogno di istituzioni finanziarie agili e capaci di assumersi dei rischi. Questi fallimenti bancari, insieme alla crisi del modello delle banche d’affari, avrà un impatto sull’economia reale e renderà la ripresa e la crescita economica più lente che in passato».
L’inflazione in compenso non sembra un pericolo…
«Questo è vero per l’immediato. Tanto più che la grande determinazione con cui le banche centrali hanno tagliato i tassi di interesse darà i suoi frutti. È tuttavia necessario che quando si manifesterà la ripresa tutta la liquidità che è stata immessa sul mercato venga prontamente drenata con un rapido rialzo dei tassi. Altrimenti a medio termine ci sarà un nuovo rischio di inflazione ».

I prezzi delle materie prime scenderanno ancora?
«No, ritengono che questi livelli siano i minimi del periodo e difficilmente il petrolio scenderà sotto i 50 dollari. Mi aspetto invece che ritorni molto rapidamente verso i 150 dollari quando nel 2010 la ripresa diventerà più corposa».
Quali scelte di portafoglio possono proteggere il capitale?
«Innanzitutto bisogna evitare tutti gli asset più rischiosi e per l’investimento in Borsa adottare precise strategie di acquisto e di vendita. Questo vuol dire liquidare i titoli sui rimbalzi oppure acquistarli in modo scaglionato nel tempo».

Su quali settori puntare?
«Sui tradizionali comparti più stabili in tempi di crisi: i beni di largo consumo e le utilities. Con qualche scommessa sul settore delle grandi infrastrutture».

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