Società

MERCATI FINANZIARI: REPORT DAILY:
31-05-06

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Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) –
· Oggi attese le Minute del Fomc del 10 maggio.
· In calo le borse dei principali mercati mondiali; in recupero i rendimenti sui mercati obbligazionari.
· Il Dollaro si deprezza verso le principali valute

In area Euro l’attenzione degli operatori rimarrà focalizzata sulla stima flash dell’inflazione di maggio dato che dovrebbe confermare un tendenziale stabile al 2,4%. Negli Usa attesa stasera la pubblicazione delle minute del Fomc del 10 maggio, che potrebbero offrire un quadro più chiaro sulla divergenza di view tra quanti propendono per una continuazione dal fase rialzo e quanti invece per una pausa.

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Tassi di Interesse:in area Euro il dato relativo ad M3 è risultato un ottimo spunto per la vendita di titoli sul mercato obbligazionario, con il conseguente quanto atteso rialzo dei tassi di interesse dopo i forti acquisti di bond della settimana scorsa. Il movimento ha interessato tutta le scadenze con il breve che ha risentito anche delle dichiarazioni di uno degli esponenti della Bce Liebscher il quale ha insistito sulla necessità della vigilanza sui prezzi, la cui stabilità rischia di essere compromessa dalla dinamica salariale e dagli elevati corsi del petrolio. Ribadiamo la prosecuzione della fase di graduale rimozione dell’accomodamento monetario ipotizzando un rialzo a giugno, uno il 31 agosto ed eventualmente un successivo a dicembre per tassi a fine anno al 3-3,25%. Negli Usa tassi di mercato in sensibile rialzo, soprattutto sul segmento a lungo termine. Il principale focus per gli esponenti della Fed è rappresentato dall’andamento delle aspettative di inflazione che gli ultimi sondaggi effettuati tra i consumatori segnalano in sensibile incremento, penalizzando complessivamente gli indici di fiducia. Su tale punto si è soffermato anche Moskow dichiarando di preferire un ritorno del tasso di inflazione (misurato dalla variazione annuale del deflatore del Pce core) verso l’1,5% dall’attuale 2,1%. La necessità di impedire che l’accelerazione della dinamica dei prezzi non si traduca in un incremento anche delle aspettative di inflazione, potrebbe indurre la Fed ad un ulteriore rialzo dei tassi di 25 bps nel prossimo incontro del 29 giugno. Di conseguenza anche i tassi decennali governativi, dopo aver nuovamente toccato la soglia del 5% la scorsa settimana, potrebbero raggiungere il livello del 5,25% nel mese di giugno.

Valute: dopo tante indiscrezioni sulle imminenti dimissioni di Snow, ieri Bush ha ufficializzato la nomina del nuovo ministro del Tesoro Usa nella persona di Henry Paulson, attualmente AD di Golman Sachs. La decisione ha rafforzato la convinzione tra gli operatori sulla possibilità di un sostanziale cambio di politica valutaria da parte dell’amministrazione Bush, ora maggiormente incline a tollerare una fase di deprezzamento del dollaro. Tale andamento potrebbe interessare principalmente le valute asiatiche, in modo particolare lo Yen. Sul cross Euro/$ ribadiamo l’importanza del livello di 1,30.

Materie Prime: ieri la sessione si è conclusa con un prezzo del greggio Wti a 72 $/b in attesa della pubblicazione dei dati sulle scorte di greggio Usa in calendario domani. Secondo le prime dichiarazioni di alcuni membri Opec, alla riunione del 1° giugno è poco probabile che l’Organizzazione decida per un taglio della quota produttiva considerato gli attuali livelli di prezzi. Ad ora l’unico paese che si è pronunciato a favore di un taglio è il Venezuela che considera il mercato ben fornito. Malgrado infatti sul mercato vi sia una quantità sufficiente di greggio, i problemi legati alla raffinazione e le tensioni geopolitiche mantengono il prezzo del petrolio su livelli troppo elevati per decidere a favore di un taglio della produzione.

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