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(WSI) – In area Euro oltre agli indicatori anticipatori per il mese di marzo, è atteso il dato relativo alla stima flash dell’inflazione nello stesso mese ed i dati relativi ai prezzi al consumo in Italia. Alla luce del dato tedesco e spagnolo e nell’ipotesi di un rallentamento delle spinte inflattive in Italia le attese sono per un’inflazione tendenziale europea al 2,1% dal 2,3% di febbraio. Negli Usa attesi i dati di febbraio sulla spesa delle famiglie e sul relativo deflatore al netto della componente energia ed alimentare, che forniranno importanti indicazioni sull’entità del recupero della crescita economica da attendersi per il trimestre in corso.
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Tassi di Interesse: in area Euro è proseguito il rialzo dei tassi di mercato malgrado il dato relativo alla disoccupazione in Germania abbia deluso le attese e l’ufficio del lavoro abbia ammesso che l’accelerazione economica in atto stia creando molti meno posti di quelli stimati in precedenza. Poco mossa la pendenza di curva, mentre l’inflazione implicita nei linkers ha registrato un ulteriore rialzo. Negli Usa si è assistito ad un rapido ed ampio movimento al rialzo dei tassi di mercato che ha interessato in modo particolare la parte a lungo termine.Ad innescare il movimento la pubblicazione dell’indice sui prezzi del Pil del quarto trimestre, rivisto al rialzo in sede di lettura finale. Laddove oggi il deflatore della spesa personale core non dovesse evidenziare particolari spinte inflattive, i tassi di mercato potrebbero ridimensionarsi, in particolare sulla parte a lungo termine. In ogni caso, anche nell’ipotesi di estensione del movimento rialzista, il livello del tasso decennale dovrebbe essere contenuto al 4,90%, massimo del mese di maggio 2004.
Valute: Dollaro in deprezzamento malgrado si siano amplificate le attese di una estensione a giugno della fase di rialzo dei tassi da parte della Fed. Gli operatori sono particolarmente focalizzati sulla prossima riunione della Bce che potrebbe segnalare la possibilità di un anticipo del rialzo dei tassi a maggio in base alle attese degli operatori stessi. Lo Yen è rimasto sostanzialmente stabile confermando nel breve termine la fase di relativa debolezza verso Dollaro, anche dopo la pubblicazione di dati sui prezzi core di febbraio che hanno confermato la possibile graduale fuoriuscita dalla fase deflativa.
Materie Prime: il prezzo del petrolio Wti è salito dell’1% dopo che il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha concesso all’Iran un mese di tempo per interrompere la ricerca nucleare. Continuano gli acquisti di materie prime da parte di Hedge Funds, le quotazioni dello zucchero e dei metalli preziosi hanno infatti registrato nuovi rialzi. Sul prezzo dell’argento, ai massimi degli ultimi 15 anni, ha pesato la notizia relativa all’approvazione da parte della Sec del nuovo ETF. La registrazione finale del nuovo ETF presso la SEC non è ancora stata effettuata, ma sembra che al più presto le contrattazioni potranno essere realizzate presso l’American Stock Exchange.
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