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(WSI) – In area Euro i dati sui laender tedeschi dovrebbero confermare il rallentamento delle spinte inflattive come anticipato ieri dagli stati di Brandeburgo, Baviera e Sassonia. Negli Usa atteso oggi il dato sugli ordinativi di beni durevoli di febbraio. L’attenzione potrebbe però focalizzarsi anche sulle vendite di nuove case di febbraio, dopo il sorprendente dato di ieri sulla vendita di case esistenti.
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Tassi di Interesse: tornano a salire i rendimenti sul mercato obbligazionario Europeo dopo la flessione registrata mercoledì. I rendimenti sono comunque risultati poco variati nel corso dell’intera settimana con l’attenzione degli operatori che è rimasta focalizzata sui discorsi delle autorità monetarie provenienti sia dall’area Euro che dagli Usa. L’attesa di una prosecuzione della rimozione dell’accomodamento monetario da parte della Bce potrebbe continuare a mantenere sotto tensione i tassi a breve termine, anche se il rallentamento delle spinte inflattive atteso per marzo potrebbe generare un ritracciamento sui tassi di interesse più visibile sulla parte a lunga della curva dei rendimenti con il decennale che potrebbe avvicinarsi verso il 3,60%. Negli Usa sensibile incremento dei tassi di mercato in modo pressoché omogeneo su tutta la curva. Lo spunto è stato offerto dal dato sulle vendite di case esistenti (che rappresentano l’85% del totale delle negoziazioni) superiore alle attese che ha nuovamente riaperto l’ipotesi della continuazione della fase di rialzo dei tassi della Fed anche nel mese di maggio e forse oltre. Il citato dato pubblicato ieri potrebbe però risultare un indicatore ritardato che fotograferebbe la situazione del mese di gennaio, risentendo pertanto delle particolari condizioni climatiche favorevoli. Le aspettative sul futuro della politica monetaria della Fed potrebbero ancora essere suscettibili di cambiamenti di view da parte degli operatori, almeno fino a quando non sarà più chiara la composizione dell’opinione prevalente all’interno del board. In tal caso occorrerà attendere non solo la prossima riunione della Fed del 28 marzo, ma anche la pubblicazione delle minute della suddetta riunione in calendario il 18 aprile. Nel frattempo lo scenario più verosimile rimane quello che contempla rialzi dei tassi nei prossimi due incontri.
Valute: marcato recupero del Dollaro soprattutto verso Euro, a causa dell’allargamento delle aspettative sul differenziale dei tassi in seguito ad attese più ottimistiche sull’importante settore immobiliare Usa. Il Dollaro potrebbe continuare a mantenersi relativamente forte fino a quando non sarà noto il comunicato successivo alla riunione della Fed del 28 marzo, riunione in cui è scontato un rialzo di 25 pb.
Materie Prime: le prese di profitto hanno guidato le quotazioni petrolifere cresciute nella seduta di ieri del 3,46%. Inoltre l’aumento della domanda delle benzine negli Usa ha aumentato i timori circa un calo dell’offerta di benzine proprio prima dell’arrivo della stagione estiva. Salgono i prezzi del rame dopo una valanga nella miniera di Grasberg, seconda al mondo nella produzione di rame e dopo che la Newmont Mining Corp. ha stimato un taglio della sua produzione. Le quotazioni del rame ieri sono cresciute del 2,51%.
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