Società

MERCATI FINANZIARI: REPORT DAILY:
13-06-06

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(WSI) – In area Euro l’unico dato degno di nota è l’indice Zew di giugno, dato che potrebbe registrare la quinta flessione consecutiva a causa dell’apprezzamento dell’Euro e delle quotazioni petrolifere che rimangono elevate. Negli Usa attesi i dati su prezzi alla produzione e vendite al dettaglio di maggio, che potrebbe segnalare pressioni sui prezzi in un contesto di primi segnali di rallentamento dell’economia.

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Tassi di Interesse: in lieve calo ieri i rendimenti sul mercato obbligazionario in area Euro in una sessione scarna di dati macro e nell’attesa di conoscere le parole del capo della Fed Bernanke. Sostanzialmente stabile la pendenza di curva sul tratto 2-10 anni. Negli Usa tassi di mercato ieri sostanzialmente stabili ma in ulteriore calo oggi dopo la forte penalizzazione delle borse mondiali. Vi sono ancora state (e verosimilmente ancora ve ne saranno in settimana) ulteriori dichiarazioni da parte di membri Fed che hanno segnalato preoccupazione sul tema inflazione.

Il rialzo di 25 pb a fine mese è ormai pressoché certo. Le aspettative di inflazione sul lungo termine si ridimensionano favorendo la discesa dei tassi soprattutto sul lungo termine. In questo contesto la pendenza di curva potrebbe mantenersi negativa nel mese di giungo, con i tassi di mercato sia sul 2 sia sul 10 anni che potrebbero maggiormente avvicinarsi al livello del 5,25% atteso per i fed funds a fine mese. Oggi, eventuali indicazioni negative dai prezzi alla produzione potrebbero impattare negativamente principalmente sul 2 anni.

Valute: Dollaro in apprezzamento principalmente verso Euro. Le preoccupazioni dei membri Fed sulla dinamica dei prezzi, contribuiscono a supportare il biglietto verde. Ribadiamo l’obiettivo di 1,24 vs. Euro già entro questa settimana, soprattutto nel caso di prezzi alla produzione ed al consumo Usa particolarmente forti.

Materie Prime: l’attesa per gli sviluppi della tempesta Alberto ed il rifiuto iraniano della proposta dei paesi occidentali hanno guidato l’andamento dei prezzi petroliferi nella prima parte della giornata di ieri registrando un massimo di 72,32$/b. A fine seduta hanno invece prevalso le attese di un aumento delle scorte di benzina in calendario domani e la notizia dell’allontanamento della tempesta Alberto dalle piattaforme del Golfo del Messico con le quotazioni scese dell’1,77% a 70,36 $/b. L’attesa di un aumento dei tassi di interesse Usa ed il rafforzamento del dollaro hanno spostato l’attenzione degli operatori dai metalli preziosi, spingendo le quotazioni dell’oro sotto i 600 $/oncia.

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