Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – Il discorso del capo della Fed potrebbe fornire ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria. Bernanke potrebbe ribadire la necessità di ulteriori rialzi dei tassi per frenare le spinte inflattive e spingere il mercato verso l’aspettativa di una prosecuzione della rimozione della politica monetaria accomodante dopo la riunione del 10 maggio prossimo.
Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
Tassi di Interesse: in assenza di dati macro di rilievo ieri in area si è assistito ad un modesto rialzo dei tassi di interesse, movimento che ha interessato tutte le scadenze. Sostanzialmente stabile la pendenza di curva a sul tratto 2-10 anni. Il decennale è arrivato a toccare l’importante resistenza di 3.625% per poi ritracciare leggermente. La mancata foratura di tale livello potrebbe anticipare una lieve correzione dei tassi di mercato nella giornata di oggi, mentre l’attenzione degli operatori sarà focalizzata sul discorso di Bernanke. Il discorso del capo della Fed potrebbe continuare a penalizzare i corsi obbligazionari in Usa, dopo le parole pronunciate da Poole e nell’attesa di un buon dato sul mercato del lavoro.
Valute: nuovo sensibile apprezzamento del Dollaro nei confronti delle principali valute, guidato dall’ipotesi di un differenziale tassi che rimarrà a favore degli Usa per tutto il 2006 e dall’attesa di una crescita statunitense ancora sostenuta. Da monitorare con attenzione anche la riunione di due giorni della BoJ che si concluderà domani ed il cui esito potrebbe influenzare l’andamento dello Yen. Le attese di mercato sono per un tasso di intervento invariato ma con la possibilità che le autorità preannuncino l’intenzione di ridurre l’ammontare di liquidità da iniettare nel sistema.
Materie Prime: oggi si terrà la riunione dell’Opec, chiamata a decidere sulla produzione del secondo trimestre. Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait, Iran, Algeria e Libia si sono già schierati a favore di un nulla di fatto, il Venezuela sarebbe invece favorevole ad un taglio della produzione. Sembra quindi molto probabile che il Cartello, considerato l’attuale situazione in Nigeria e la disputa iraniana, decida di mantenere l’attuale livello produttivo Oggi saranno inoltre pubblicati i dati sulle scorte petrolifere statunitensi che il consensus mediano degli analisti intervistati da Bloomberg vede in rialzo. Il tasso di utilizzo delle raffinerie, che la scorsa settimana aveva registrato un forte calo a causa dei lavori di manutenzione tipici di questo periodo, potrebbe registrare ancora un calo per la continuazione dei lavori di manutenzione in alcune raffinerie nella settimana in considerazione. Tuttavia l’attenzione degli operatori sarà maggiormente focalizzata sulla riunione del Cartello.
Copyright © MPSFinance per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved