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MERCATI FINANZIARI: REPORT DAILY (28/02/06)

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(WSI)- Oggi l’attenzione sarà focalizzata sul dato relativo ai prezzi al consumo italiani e dell’intera area euro. In Italia i prezzi al consumo dovrebbero crescere dello 0,2% m/m con un tendenziale che si collocherebbe tra il 2,1% e 2,2%, spinti soprattutto dal comparto trasporti e sanità. Negli Usa oggi giornata molto densa di dati macro, a partire da quello sul pil del quarto trimestre del 2005. Importante inoltre il dato sulla fiducia dei consumatori di febbraio, la cui sottocomponente occupazionale sarà molto importante per avere prime indicazioni sulla possibile variazione dei nuovi occupati in occasione della pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro la prossima settimana.

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Tassi d’interesse: sul mercato obbligazionario si è assistito ad un aumento dei rendimenti che ha interessato soprattutto il comprato a medio lungo termine. Le indiscrezioni diffuse da Market News International circa i prossimi rialzi di tassi di riferimento da parte della Bce hanno spinto i rendimenti del 2 anni sopra il 3%, generando un flattening della curva sul tratto 2-10 anni. La Germania ha annunciato l’intenzione di emettere nelle prossime due settimane un titolo legato all’inflazione, a patto che vi siano condizioni di mercato adeguate. Negli Usa, in attesa del folto calendario macro di oggi, i tassi di mercato hanno evidenziato un lieve rialzo approssimandosi, sul tratto decennale, al livello del 4,60%. Nel breve termine continuiamo a ribadire la rilevanza della resistenza posta a 4,65-4,7% con riferimento a tale segmento, livello che potrebbe essere raggiunto nel caso di dati migliori delle attese, ipotesi quest’ultima non da escludere soprattutto con riferimento al dato sul Pil.

Valute: tassi di cambio sostanzialmente stabili con il Dollaro in lieve apprezzamento verso Euro. La valuta nipponica non ha risentito del dato sulla produzione industriale di gennaio, risultata in incremento per il sesto mese consecutivo sebbene leggermente al di sotto delle attese. Gli operatori stanno attendendo l’importante dato sui prezzi al consumo core (al netto cioè della sola componente alimentare) in pubblicazione questa notte, per avere un’idea più chiara sul timing che la BoJ sceglierà per abbandonare il quantitative easing. Nel breve termine ribadiamo l’importanza del supporto a 137,1 in termini di EuroYen, livello minimo del 2005 già toccato a metà gennaio.

Materie Prime: le prese di beneficio hanno portato il prezzo del greggio sotto i 62 $/b dopo che venerdì gli attentati in Arabia Saudita avevano portato le quotazioni sopra i 63 $/b. Intanto l’Iran ha raggiunto un piccolo accordo con la Russia che permetterà una collaborazione sull’arricchimento dell’uranio. L’accordo giunge una settimana prima della riunione del consiglio di sicurezza delle nazioni Unite chiamato a decidere se imporre o meno sanzioni all’Iran. Tuttavia secondo quanto riportato dal Financial Times la disputa, malgrado il recente accordo, e secondo fonti ufficiali russe deve essere ancora risolta. Nei prossimi giorni oltre alle notizie provenienti dalla Nigeria ed Arabia Saudita, l’attenzione sarà focalizzata sulle scorte di greggio statunitensi in calendario domani e la riunione del Consiglio di Sicurezza Onu.

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