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(WSI) – • Atteso il dato sul cpi tedesco e la seconda lettura del Pil statunitense.
• Tassi in calo in area Euro ed in Usa, soprattutto sulla parte a lungo termine.
• Il Dollaro torna ad apprezzarsi dopo il calo delle materie prime.
In area euro, durante la settimana, oltre al dato finale del Pil tedesco del primo trimestre, l’attenzione sarà focalizzata sul cpi tedesco di maggio e sull’indice Ifo, che potrebbe risultare peggiore del precedente alla luce del calo registrato dallo Zew. Negli Usa in settimana attesi i dati sul deflatore core della spesa delle famiglie di aprile, oltre alla seconda pubblicazione del pil del primo trimestre che potrebbe evidenziare una sensibile revisione al rialzo.
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Tassi di Interesse: la settimana si è conclusa con tassi in lieve calo e con lo spread sul tratto 2-10 che si è ristretto intorno ai 70 pb. In questa settimana l’attenzione si focalizzerà sui dati relativi all’inflazione tedesca di maggio, il rialzo potrebbe stimolare vendite sul mercato obbligazionario. Negli Usa, è continuato il calo dei tassi di mercato che ha interessato principalmente la parte a lungo termine con un marcato appiattimento della curva dei tassi. Di fronte alla continuazione del forte ridimensionamento dei prezzi delle materie prime gli operatori hanno reagito ridimensionando sensibilmente le aspettative di inflazione, come evidenziato dal calo delle breakeven soprattutto sul comparto decennale.
Allo stesso tempo, il timore di ulteriori cali dei mercati azionari, sta comportando un movimento di ritorno sui bond. Nel frattempo il dibattito sulle prossime mosse di politica monetaria continua: Hoenig, membro non votante della Fed, si è schierato a favore della possibilità di un arresto del ciclo di rialzo sottolineando i rischi di un’esagerazione nella fase di rialzo dei tassi di riferimento. L’andamento delle materie prime insieme con i dati macro (in particolare quelli di aprile su spesa delle famiglie e settore immobiliare) sono destinati a rappresentare i market mover principali di questa settimana per i mercati obbligazionari. Il livello del 5% sul decennale dovrebbe funzionare come importante supporto nel breve termine.
Valute: Dollaro in apprezzamento soprattutto verso le valute asiatiche. Il calo di materie prime e borse della regione ha innestato un ritorno degli investitori sul biglietto verde, malgrado questa mattina la banca centrale cinese abbia ribadito, nel suo report annuale, l’intenzione di rendere maggiormente flessibile lo yuan. Gli operatori evidentemente interpretano tali indicazioni come meramente formali e si concentrano sulle notizie derivanti dal mercato delle commodity e da quello azionario. Verso Euro ribadiamo il supporto a quota 1,265.
Materie Prime: forti vendite sul mercato delle materie prime, con l’indice Crb che nell’ultima settimana, ha ceduto oltre il 6 %, il più forte calo dal 1980. La disponibilità dell’Iran a cercare una soluzione per risolvere il problema nucleare, ha fornito il pretesto per innescare una serie di vendite che ha colpito tutti i comparti ed in particolare quello industriale e preziosi. Scendono anche gli energetici con il prezzo del greggio che ha ceduto l’1,32%, posizionandosi sotto i 69 $/b.
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