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MERCATI FINANZIARI: REPORT DAILY: 19-05-06

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(WSI) – Oggi è atteso il dato sul Pil francese che dovrebbe risultare in miglioramento, sulla scia di quanto già registrato in Italia e Germania.

Tassi di Interesse: in area Euro la sessione si è conclusa con un lieve calo dei rendimenti, che ha interessato soprattutto la parte a medio lungo termine della curva con lo spread 2-10 che si è ristretto intorno ai 70 pb. Oggi un dato sul Pil francese migliore delle attese o comunque superiore a quanto registrato il trimestre precedente, potrebbe generare un nuovo rialzo dei tassi a lungo termine. Negli Usa tassi di mercato in calo soprattutto nella seconda parte della giornata.

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I dati macro pubblicati ieri hanno confermato la possibilità di un rallentamento dell’economia (leading indicators) a fronte di spinte inflattive che potrebbero essere meno temibili del previsto in assenza di una trasmissione sui prezzi finali (componente prezzi ricevuti dell’indice Fed di Filadelfia). Bernanke ha continuato a sottolineare come vi siano segnali di moderato rallentamento del settore immobiliare. Un membro votante della Fed (Lacker) ha dichiarato che le spinte inflattive rendono meno probabile una pausa del ciclo di rialzo dei tassi. In modo apparentemente paradossale gli operatori sul mercato dei bond sembrano accogliere positivamente la possibilità di un ulteriore incremento dei tassi a fine giugno. Tale ipotesi eliminerebbe ogni dubbio sull’effettiva volontà della Fed di continuare nella lotta all’inflazione ed inoltre aumenterebbe la possibilità di una Fed potenzialmente ferma per almeno un paio di mesi.

In questo senso si spiega la prosecuzione del calo dei tassi malgrado le dichiarazioni di Lacker. Confermiamo pertanto la possibilità di un ulteriore rialzo dei tassi a giugno ed altresì ribadiamo la possibilità di raggiungimento del 5,25% entro fine giugno sul segmento decennale. I segnali di progressiva stabilizzazione dei corsi dei mercati obbligazionari cominciano però ad essere più evidenti in ottica terzo trimestre mano a mano che emerge anche qualche segnale più evidente di possibile rallentamento della crescita in prospettiva.

Valute: sui mercati valutari prevalgono prese di profitto dopo i movimenti marcati delle scorse giornate. Il Dollaro di conseguenza si deprezza verso Euro utilizzando come pretesto le dichiarazioni del ministro del Tesoro Usa Snow davanti al congresso che ha espresso pubblicamente il disappunto sulla velocità del processo di riforme sul mercato valutario cinese. Allo stesso tempo, la notizia di dati favorevoli sull’andamento dell’economia giapponese nel primo trimestre ha invece fatto apprezzare il biglietto verde verso Yen, dopo un movimento opposto dei giorni scorsi che aveva portato il cross fino a 109. La banca centrale giapponese ha rivisto in meglio l’outlook parlando di attesa di espansione anziché di recupero dell’economia aggiungendo però anche l’aggettivo “moderata”. In mattinata sono attese le dichiarazioni di Fukui ma già il tenore del report mensile lascia intendere che la BoJ non ha alcuna necessità di procedere già a giugno ad un incremento dei tassi. L’appuntamento si sposta verosimilmente al meeting del 14 luglio, dopo cioè il Tankan report.

Materie Prime: la minaccia di nuovi attacchi in Nigeria ha riportato le quotazioni del greggio sopra i 69 $/b. Tra i metalli, torna a salire il prezzo del rame dopo che le scorte monitorate dal Lme sono scese, registrando da inizio mese un calo di oltre l’8%.

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