Il contenuto di questo articolo esprime il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.
(WSI) – • Prosegue il rialzo dei rendimenti sui mercati obbligazionari Euro ed Usa.
• Dollaro poco mosso nei confronti delle principali valute.
• In rialzo i prezzi delle materie prime, con l’oro che torna sopra i $585 l’oncia.
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In area Euro atteso il dato sulla produzione industriale, dato che dovrebbe evidenziare un rallentamento della crescita tendenziale. Il dato ha comunque valenza relativa perché risente delle festività pasquali, con le attese sulla crescita nei prossimi mesi rimangono positive. Negli Usa il dato preliminare della fiducia dei consumatori dell’università del Michigan sarà importante per verificare l’entità dell’impatto sui consumi del caro energia.
Tassi di Interesse: seconda giornata di vendite per il mercato obbligazionario europeo dopo i forti acquisti dei giorni scorsi. I rendimenti sono saliti in particolare sulla parte a lunga con la pendenza sul tratto 2-10 che è tornata a 56 pb. Il movimento di temporaneo steepening dovrebbe proseguire la prossima settimana, accompagnato da un graduale rialzo dei rendimenti. Negli Usa è continuata la fase di rialzo dei tassi di mercato parallelamente al recupero dei mercati azionari. Diversi esponenti Fed tra cui Bernanke, hanno continuato con la politica dei toni forti sull’inflazione nelle loro dichiarazioni al punto da spingere gli operatori a scontare per fine anno un ulteriore rialzo di 25pb oltre quello atteso a fine mese.
Il recupero delle materie prime sta comportando un ennesimo recupero delle aspettative di inflazione segnalato dalle breakeven dei Tips soprattutto sul lungo termine, determinando pertanto una maggiore penalizzazione soprattutto sul segmento a lungo termine della curva che di conseguenza sta gradualmente perdendo la pendenza negativa che tuttora permane. La possibilità della continuazione del recupero dei listini azionari insieme con l’attesa del rialzo tassi Fed a fine mese confermano la possibilità che i tassi di mercato si riportino al 5,25% sul segmento biennale e decennale nel mese in corso.
Valute: Dollaro sostanzialmente stabile verso Euro, non risentendo del potenziale impatto negativo né dei dati sulla produzione industriale inferiori alle attese né dell’afflusso di capitali finanziari esteri negli Usa peggiore delle aspettative. Oggi il mover sul mercato valutario sarà rappresentato soprattutto dal dato sul saldo di partite correnti del primo trimestre. Ribadiamo il livello di resistenza a quota 1,27 per oggi. L’incontro della Fed a fine mese insieme con la possibilità di ulteriori ricoperture delle posizioni lunghe degli hedge funds, potrebbero però sostenere il Dollaro nelle prossime due settimane. Anche lo Yen si è mantenuto sostanzialmente stabile verso Euro. I recenti cali dei mercati azionari potrebbero comportare un maggior livello di prudenza da parte della BoJ sul timing dell’eventuale primo rialzo che pertanto potrebbe collocarsi alla fine del prossimo trimestre, con possibilità di ulteriore indebolimento della valuta nipponica verso Dollaro nel mese in corso.
Materie Prime : prosegue il rialzo del prezzo del greggio che ieri ha chiuso nuovamente sopra i 70 $/b Il ministro del Kuwait ha dichiarato di attendersi il prezzo del petrolio tra i 65 ed i 70 $ nei prossimi mesi. In recupero le quotazioni dei metalli preziosi e degli industriali dopo le forti vendite. A sostenere l’oro che è tornato sopra i 585 $ l’oncia i timori di una crescente inflazione.
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