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(WSI) – Punti Principali
· Tassi di mercato sostanzialmente stabili in Europa, in lieve calo in Usa
· Dollaro in recupero verso l’Euro.
· I timori di nuovi uragani ed le difficoltà che stanno incontrando i negoziati iraniani hanno riportato i prezzi del greggio sopra i 71 $/b
La giornata odierna non offrirà spunti dal lato macro. Durante la settimana l’attenzione degli operatori sarà focalizzata oltre che sul bollettino della Bce, che dovrebbe ricalcare le parole espresse da Trichet nella conferenza stampa successiva alla riunione dell’8 giugno, sui dati relativi all’inflazione francese e a quella europea per il mese di maggio. In calendario anche l’indice Zew di giugno, dato che potrebbe registrare la quinta flessione consecutiva. Negli Usa attesa una settimana densa di dati macro tra cui figurano al primo posto quelli sui prezzi alla produzione ed al consumo di maggio. Inoltre saranno numerosi i discorsi tenuti da membri della Fed. Questi avvenimenti potrebbero ulteriormente aumentare l’attenzione sulla variabile inflazione.
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Tassi di Interesse: venerdì i tassi in area Euro sono rimasti pressoché invariati in una sessione in cui i listini azionari hanno recuperato leggermente terreno dopo le perdite dei giorni scorsi. I dati della settimana potrebbero generare vendite sul mercato obbligazionario con la parte a medio lungo della curva che potrebbe essere la più penalizzata, con conseguente temporaneo irripidimento del tratto 2-10. Stabile l’inflazione implicita nei linkers. Durante la settimana non è esclusa una moderata flessione qualora il dato definitivo sulla crescita dei prezzi al consumo per l’intera area Euro a maggio risultasse leggermente inferiore al 2,5% anticipato da Eurostat. Negli Usa tassi di mercato in lieve calo soprattutto sulla parte a lungo termine al punto da provocare nuovamente un’inversione di 2pb della curva sul segmento 2-10 anni. L’attesa di una Fed determinata a combattere le pressioni sui prezzi comporta tassi a breve maggiormente sensibili alle attese di politica monetaria mentre invece i tassi a lunga beneficiano nel lungo termine di più favorevoli aspettative di inflazione, come segnalato dalla conferma del ridimensionamento delle breakeven dei Tips. In settimana il calendario macro ed i numerosi discorsi di membri Fed potrebbero maggiormente portare gli investitori a focalizzarsi sulla variabile inflazione. In tale contesto l’inversione di curva nel breve termine potrebbe permanere, in attesa di un rallentamento della crescita nella seconda parte dell’anno. Inoltre i tassi di mercato sia a due sia a dieci anni potrebbero gradualmente avvicinarsi al livello del 5,25%, ossia il medesimo atteso per i fed funds a fine mese.
Valute: Dollaro in recupero principalmente verso Euro dopo i dati sul deficit commerciale di aprile inferiori alle attese. Il G8 del fine settimana non ha rilasciato dichiarazioni formali sul tema valute, sebbene siano seguite dichiarazioni di esponenti europei soddisfatti del recente deprezzamento dell’Euro verso Dollaro. Alla luce degli avvenimenti attesi con conseguente maggior focus sull’inflazione, vi è la possibilità di ulteriore apprezzamento del Dollaro verso Euro fino a quota 1,24, soprattutto nel caso di toni ancora molto duri da parte dei membri della Fed sulla dinamica dei prezzi.
Materie Prime: l’aggravarsi della situazione politica in Iraq, la decisione iraniana di non accettare parte degli incentivi offerti dai cinque membri Onu più la Germania e la formazione di una tempesta tropicale nel Golfo del Messico hanno riportato le quotazioni petrolifere sopra i 71 $/b. Secondo L’Iran una parte degli incentivi offerti da Gran bretagna, Francia e Germania e condivisa da Usa, Russia e Cina, sono ambigui, mentre altri sono inaccettabili. Infine, secondo il National Hurricane Center la tempesta Alberto ha una possibilità su cinque di trasformarsi in uragano.
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