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MERCATI FINANZIARI: REPORT DAILY (09/02/06)

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(WSI) – Tassi di Interesse: i deludenti dati sul commercio estero tedesco uniti alla performance negativa registrata dall’azionario sia in Usa che in Giappone nella giornata di martedì e di mercoledì rispettivamente hanno generato flussi in acquisto per il mercato obbligazionario Euro. I movimenti comunque sono stati abbastanza contenuti su tutte le scadenze.

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Nella giornata odierna il mercato potrebbe risentire dell’asta del trentennale Usa, anche se in assenza di dati macro di rilievo i movimenti dovrebbero rimanere contenuti. Negli Usa l’asta da 13 Mld$ sul titolo decennale ha ricevuto un’accoglienza migliore della precedente emissione sul titolo triennale, evidenziando un rapporto di copertura della domanda di 2,32 volte superiore all’offerta e con una percentuale di sottoscrizione degli indirect bidders pari a 40,8%. Dopo l’asta i rendimenti decennali sono saliti fino al 4,60% circa per poi riportarsi nuovamente al 4,55% in seguito agli acquisti successivi alla notizia dell’evacuazione di un ufficio del Senato per il timore della presenza di un agente nervino, rivelatasi poi infondata. Oggi l’attenzione è focalizzata soprattutto sull’esito dell’importante asta sul trentennale da 14Mld$, titolo che non veniva emesso dalla fine del 2001. La attese sono ancora positive sebbene non manchi il timore di un eccesso di domanda speculativa che potrebbe innestare un rapido profit taking post-asta. Nel breve termine i rialzi dei tassi del comparto decennale dovrebbero essere confinati al 4,65/4,7%.

Valute: sul mercato valutario il Dollaro si è lievemente deprezzato verso Euro dopo la notizia dell’evacuazione dell’ufficio del Senato Usa. Lo Yen ha perso terreno verso Dollaro ed Euro dopo che la riunione della banca centrale nipponica si è conclusa con un comunicato che, pur ribadendo la view positiva sull’economia, non ha fatto cenno ai tempi di cambiamento della politica monetaria. Le prime dichiarazioni del governatore Fukui hanno preannunciato che a partire da gennaio il Cpi core mostrerà chiari recuperi e sarà la variabile decisiva che guiderà le scelte di politica monetaria.

Materie Prime: i dati sulle scorte petrolifere statunitensi relativi alla settimana conclusasi il 3 febbraio sono risultati inferiori alle attese. Le scorte commerciali di greggio sono scese di 318.000, rimanendo tuttavia nella parte alta del range medio di periodo. Scendono anche le scorte di distillati (-313.000 barili), mentre quelle di benzine salgono di ben 4,3 Mln di barili. Dopo un’iniziale incertezza i prezzi del petrolio Wti hanno chiuso la sessione cedendo lo 0,86%. La nuova ondata di freddo che sta interessando l’Europa, insieme al braccio di ferro Iran-Onu, potrebbe contribuire a tenere sotto tensione il mercato petrolifero. Il ribasso dell’oro nero ha continuato ad influenzare il calo del prezzo dell’oro, sceso ai minimi da tre settimane.

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