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(WSI) – In area Euro l’unico dato in calendario quello relativo ai prezzi alla produzione industriale per il mese di febbraio, dato che rischia di essere un non evento dal momento che i dati relativi ai singoli paesi per lo stesso mese sono in gran parte già stati diffusi. Negli Usa oggi nessun dato di rilevo.
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Tassi di Interesse: in area Euro ieri è proseguito il rialzo dei rendimenti con il movimento più marcato sulla parte a medio lungo della curva. La pendenza sul 2-10 anni è tornata infatti verso i 50 pb ed in attesa delle parole di Trichet è possibile assistere ad un’interruzione del trend primario di appiattimento della curva, con il breve che dovrebbe rimanere relativamente fermo ed il medio lungo che potrebbe risultare il tratto più sensibile ad eventuali pressioni al rialzo. Le parole di Trichet saranno decisive per le prossime mosse di politica monetaria. L’anticipo di un rialzo già a maggio ed un atteggiamento che lasci intendere la possibilità di tassi di riferimento al 3,5% a fine anno, potrebbe continuare a penalizzare il comparto a breve della curva. In mancanza di tali indicazioni il tasso a 2 anni su tali livelli potrebbe essere una buona occasione di acquisto. Negli Usa la fase di stabilizzazione ieri dei tassi di mercato dopo il forte rialzo della prima parte della giornata che ha portato in particolare i tassi decennali fino alla soglia del 4,90%. Le dichiarazioni di un esponente governativo cinese secondo cui la Cina potrebbe arrestare l’acquisto di bond Usa, non ha avuto effetti di rilievo. Si tratta comunque di una tematica che potrebbe ritornare nei prossimi mesi al centro dell’attenzione. Nel frattempo come rilevato dallo stesso Bernanke, vi sono prime indicazioni di una riduzione degli acquisti di Treasury Usa da parte di investitori asiatici. Nel breve termine ribadiamo il livello di resistenza del 4,90% sul segmento decennale, nell’ambito di un trend sui tassi che dovrebbe portare i livelli gradualmente verso il 5% entro il mese di maggio, quando è atteso un nuovo rialzo dei tassi della Fed.
Valute: Dollaro in deprezzamento verso Euro, riportandosi sopra la soglia di 1,21. Gli operatori sono molto cauti in vista della riunione della Bce del prossimo giovedì. Fino a quella data potrebbe ancora esservi una fase di relativa forza dell’Euro che dovrebbe essere contenuta fino a 1,22. Successivamente si potrebbe assistere ad una nuova fase di apprezzamento del biglietto verde se il mercato del lavoro Usa confermerà la fase favorevole. Sullo Yen hanno avuto poco effetto le dichiarazioni di un esponente governativo cinese secondo cui la Cina potrebbe procedere ad un allargamento della banda di oscillazione dello Yuan.
Materie Prime: tornano a salire i prezzi del greggio. Ieri le quotazioni del Wti hanno registrato un massimo di 67,9$/b, chiudendo poi a 66,74$/b dietro i timori di un calo dei rifornimenti da parte di Iraq, Iran e Nigeria soprattutto in vista di un aumento della domanda delle benzine associato all’arrivo della stagione estiva. In rialzo anche le quotazioni dell’oro dietro le speculazioni di un deprezzamento del dollaro verso euro. Nella settimana conclusasi il 28 marzo il report settimanale CFTC ha riportato un aumento delle posizioni nette lunghe sul future dell’oro. Secondo il report le posizioni nette lunghe sono cresciute del 16%, il più forte incremento settimanale da novembre 2005.
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