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(WSI) – Sebbene tutta l’attenzione degli operatori sia focalizzata sulla riunione della Bce e sul discorso che il presidente Trichet terrà durante la conferenza stampa, nella giornata odierna sarà interessante dal lato macro monitorare i prezzi al consumo spagnoli. Si tratta della lettura preliminare di gennaio che dovrebbe confermare l’ipotesi di un’accelerazione dell’inflazione, avvalorando così l’attesa di un incremento del tendenziale per lo stesso mese nell’intera area Euro, dato che verrà diffuso domani.
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Tassi di Interesse: in area Euro ieri i rendimenti sul mercato obbligazionario sono tornati a crescere dopo la sostanziale stabilità registrata nella giornata di martedì, in attesa delle parole che saranno pronunciate da Trichet. Un tono più cauto sulla dinamica dei prezzi al consumo e/o una maggiore preoccupazione sulla crescita economica, avvalorata dai deludenti dati delle vendite al dettaglio francesi e tedesche di dicembre e dalla battuta di arresto del Pmi di gennaio, potrebbero creare maggiore incertezza fra gli operatori sul rialzo del tasso di riferimento nella riunione di marzo, con possibile ridimensionamento dei tassi di mercato. Negli Usa è continuata la fase di rialzo dei tassi di mercato, concentratasi in modo più marcato sul comparto a due anni (ai massimi dal marzo del 2001). Diversi i fattori che stanno comportando tale andamento: 1) l’attesa di un dato favorevole sul mercato del lavoro domani; 2) le indicazioni di ripresa del settore auto a gennaio dopo gli ottimi dati sulle vendite; 3) le forti emissioni governative (48Mld$ complessivamente) attese per la prossima settimana. E’ soprattutto quest’ultimo fattore che potrebbe comportare una continuazione della fase di rialzo dei tassi nel corso della prossima settimana.
Valute: il Dollaro continua ad essere supportato dall’aspettativa di un ulteriore allargamento del differenziale dei tassi rispetto alle altre aree, prima fra tutte l’Eruo-12. L’attesa di un favorevole dato sui non farm pay rolls potrebbe spingere l’Euro Dollaro fino alla soglia di 1,19. La conferma dell’attuale consensus mediano di Bloomberg pari a +250.000 unità potrebbe innescare la continuazione del movimento di apprezzamento.
Materie Prime: dopo le rassicurazioni dell’Iran sulla sua volontà di non tagliare le esportazioni di petrolio, i dati migliori delle attese sulle scorte di greggio Usa hanno continuato a spingere le quotazioni verso il basso. Il prezzo del petrolio ha infatti registrato un calo del 2% a 66,56.$/b. Oggi l’attenzione sarà rivolta alla riunione delle Nazioni Unite dove si discuterà della ripresa del programma nucleare iraniano e della possibilità di imporre una sanzione al paese soprattutto dopo che l’Aiea ha dichiarato di avere in mano prove che dimostrano come l’Iran sia in grado di costruire armi nucleari, generando tensioni sul prezzo del petrolio.
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