Società

MERCATI FINANZIARI: L’ OUTLOOK (9/11/04)

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USA: L’attesa asta sul titolo a 3 anni ha registrato una domanda pari ad oltre il doppio rispetto all’offerta con una percentuale di sottoscrizione da parte degli indirect bidders superiore al 50%. Pertanto i timori di minori afflussi di capitali derivanti da minori sottoscrizioni di Treasuries da parte delle banche centrali è stato per ora fugato. Le emissioni di Treasuries continueranno oggi con l’asta sul 5 anni da 15 Mld$.

La migliorata percezione delle prospettive dell’economia, sta portando a revisioni al rialzo delle stime sull’indice S&P500 per fine anno da parte di Lehman, oltre che modifiche sostanziali di asset allocation. Citiamo ad esempio il caso di Prudential che ha annunciato un taglio drastico della percentuale consigliata di bond in portafoglio (da 40 a 20%), in attesa di un rialzo dei tassi il prossimo anno che dovrebbe portare i t-note decennali al 5%.

Europa: Dopo i moniti lanciati da Trichet giovedì scorso nella conferenza stampa successiva alla riunione delle autorità monetarie, ieri il capo della banca centrale è tornato a ribadire la sua preoccupazione riguardo l’eccessivo apprezzamento dell’Euro. Trichet ha confermato che i rialzi dell’Euro sono indesiderabili facendo trapelare l’avversità delle autorità nei confronti di un Euro forte e generando un ritracciamento della valuta vs $.

Alle dichiarazioni di Trichet si è aggiunto Quaden, capo della banca centrale belga e membro direttivo della Bce, che ha ribadito l’avversione al rafforzamento dell’Euro soprattutto se avverrà a tassi crescenti. Dal lato societario Infineon, la seconda compagnia europea operante nel settore dei semiconduttori, ha dichiarato di attendersi un rallentamento dell’industria nel quarto trimestre dell’anno, dal momento che il trimestre passato si è concluso con un calo dei profitti inatteso a causa delle svalutazioni di alcuni investimenti negli Usa. Oggi sarà diffuso lo Zew dell’area euro per il mese di novembre che dovrebbe mostrare un ulteriore calo, il sesto consecutivo.

Asia-Pacifico: Miste oggi le borse della regione, con la generale debolezza del Dollaro che preoccupa molti investitori. In Giappone, l’indice azionario Nikkei 225 ha ceduto lo 0,17%, con penalizzazione per i titoli legati ai metalli ed al trasporto aereo, mentre si sono visti acquisti sui titoli del tarsporto marittimo.

Il calo di NTT DoCoMo (-1,09%, dopo il -2,66% di ieri), seconda azienda del listino per capitalizzazione, ha contato per ben il 14% del declino dell’indice: gli analisti di Goldman Sachs hanno ridotto oggi ad ‘underweight’, da ‘in-line’, il proprio giudizio sull’operatore di telefonia mobile prevedendo un calo dell’1,6% dell’utile operativo nel prossimo anno fiscale.

La notizia ha trascinato al ribasso anche il titolo della concorrente KDDI (-3,1%). La tribolata casa automobilistica Mitsubishi Motors ha perso ben il 6,25%, secondo calo consecutivo, dopo aver pubblicato ieri i risultati per il primo semestre fiscale, risultati che evidenziano un allargamento dell’82% delle perdite ed un calo del fatturato dell’11%.

L’indice delle attese sulle condizioni economiche future del sondaggio EcoWatchers ha mostrato in ottobre un calo a 48,8, dal 50 precedente, mentre l’indice delle condizioni correnti è calato a 46,4, da 47,3.

Commodity: Poco variate le quotazioni petrolifere dietro la speculazione che l’attuale ammontare di scorte sia sufficiente a soddisfare la domanda invernale, considerato anche le temperature più alte della media stagionale. Nell’ultima settima settimana le scorte sono infatti cresciute del 7,5%, grazie anche all’aumento delle importazioni che nelle ultime cinque settimane hanno superato i 10 Mln b/g la gran parte provenienti dall’Arabia Saudita, primo esportatore mondiale, che quest’anno ha aumentato il suo output del 15%.

Cresce intanto l’attesa per i dati sulle scorte in calendario domani che il consensus di mercato stima in crescita.

A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista), C.Pace (Research Assistant)