USA: il dato sui redditi una variazione personali del mese di luglio ha registrato una variazione mensile al di sotto delle attese, pari alla minore in termini assoluti dal mese di novembre 2002. Più confortante il dato sulla spesa per consumi, al di sopra delle aspettative con una sensibile revisione migliorativa del dato del mese precedente (da –0,7% a –0,2%).
La componente prezzi è risultata invariata sia in termini generali che soprattutto in termini core (1,5% a/a) ossia il valore particolarmente monitorato dalla Fed che per ora risulta relativamente distante dal 2%, livello soglia ritenuto sensibili per la Fed ai fini della controllo della dinamica dei prezzi. Nel complesso, se risulta confortante il dato sulla spesa, è però da monitorare l’andamento futuro dei redditi personali: una continuazione del trend calante potrebbe tradursi in una contrazione anche dei consumi.
A tal fine sarà determinante la tenuta del mercato del lavoro. I dati del prossimo venerdì assumono pertanto un’importanza ancora maggiore. Continua nel frattempo il momento favorevole al mercato dei bond, che ieri ha beneficiato del positivo dato relativo al Pce core. Di fondo il supporto al mercato obbligazionario sembra arrivare soprattutto dai flussi in acquisto da parte dei gestori per il riequilibrio della duration di portafoglio rispetto al benchmark.
Sul mercato azionario si è registrata una penalizzazione più marcata dei titoli tecnologici, con volumi al di sotto della media.
Europa: stabile l’inflazione italiana. Secondo le prime anticipazioni giunte dal dato relativo alle città campione di agosto, l’indice dei prezzi al consumo è cresciuto del 2,3% a/a rimanendo invariato rispetto a luglio. Da un’analisi disaggregata è emerso che i prezzi degli alimentari hanno bilanciato almeno in parte gli incrementi della sottocomponente trasporti, guidati dal rialzo delle quotazioni del greggio, e di quella relativa al turismo.
In Germania stanno crescendo i consensi nei confronti della riforma del welfare proposta da Schroeder e che entrerà in vigore il prossimo primo gennaio Secondo quando riportato dal sondaggio effettuato dall’agenzia FG Wahlen, il consenso popolare nei confronti della riforma sarebbe cresciuto al 46%, dal 35% di febbraio. Rimane però bassa la quota di consensi per il partito Social Democratico. Secondo l’agenzia il partito di Schroeder avrebbe ottenuto un 26%, invariato rispetto all’ultimo sondaggio effettuato 5 settimane prima. Al contrario, i cristiano democratici, il maggior partito dell’opposizione, hanno ottenuto il 45% delle preferenze, rimanendo il primo partito.
Qualche buona notizia è giunta dall’Ifo. L’istituto ha annunciato che nell’anno in corso la spesa per investimenti da parte delle aziende che operano nel settore manifatturiero dovrebbe aumentare del 5%, lasciando ben sperare per l’andamento di tale voce nei prossimi mesi, dopo il calo del 2,4% a/a registrato dagli investimenti totali nel primo semestre dell’anno.
Asia-Pacifico: stamani le principali borse dell’area si presentavano negative, con le uniche eccezioni di Singapore e Shanghai. A Tokio, il Nikkei 225 ha chiuso in calo dello 0,92% ed il Topix ha registrato il primo calo da 11 giorni. Sempre in Giappone, delusione dal dato della produzione industriale in luglio, rimasta invariata rispetto al mese precedente, su base preliminare e destagionalizzata, portando la variazione tendenziale annua a +5,9%, con le imprese manifatturiere che hanno ridotto l’output di semiconduttori e di attrezzature per la produzione di chip.
Il sondaggio presso i direttori degli acquisti delle imprese manifatturiere in agosto, condotto da Reuters, ha evidenziato un calo dell’indice di attività al 54,9, dal 55,4 di luglio, ma ha confermato la presenza di spinte alla crescita, rimanendo al di sopra del livello soglia di 50, nonostante il rallentamento, ed è sembrato suggerire come i magri dati del PIL del secondo trimestre potrebbero essere effettivamente stati il segno di una debolezza transitoria.
Importante per la continuazione della ripresa nipponica è il comportamento dei consumatori, influenzato dai redditi disponibili, con i redditi in denaro nel mese di luglio scesi dello 0,2% a/a, dal calo del 2,2% a/a precedente, ed i redditi per straordinari cresciuti del 4,5% a/a nello stesso mese.
Commodity: scende il prezzo del petrolio dopo le dichiarazioni Opec sulla volontà di frenare il rialzo del greggio. Inoltre sono arrivate notizie più rassicuranti dall’Iraq sia sul fronte produzione, che sembrerebbe essersi attestata intorno a 1,5Mlnb/d, che sul fronte politico dove Al-Sadr avrebbe chiesto di fermare le ostilità. Intanto per domani sono attesi i dati sulle scorte petrolifere statunitensi che non dovrebbero evidenziare un significativo rialzo.
A cura di A. Cesarano (Responsabile desk Market Research), L. Lorenzoni (Economista), C.Pace (Research Assistant)